Prato (LaPresse) – La Direzione investigativa antimafia di Firenze ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni per un milione di euro, emesso dal Tribunale di Prato, su proposta del direttore della Dia, nei confronti dell’imprenditore cinese Chen Xia, 47 anni, residente a Prato da molti anni. A carico di Chen gravano, tra l’altro, diverse condanne per reati di natura fiscale. Per violazione delle norme inerenti l’introduzione e l’impiego di manodopera clandestina. Nonché per commercio di merce contraffatta. Inoltre, nel 2010 è stato arrestato perché ritenuto appartenente a un’associazione a delinquere composta da 21 persone. Ed anche dedita al contrabbando di enormi quantità di tessuti provenienti dalla Cina. Erano introdotti in Italia attraverso la frontiera slovena di Koper, mediante false dichiarazioni doganali d”importazione.
Numerose le violazioni effettuate
Le indagini economico-finanziarie condotte dalla Dia, sul suo conto e su quello dei suoi familiari, avrebbero accertato un tenore di vita e di movimentazioni di capitali, nonché di investimenti immobiliari, sproporzionati rispetto alle capacità reddituali dichiarate. Quindi, ritenuti frutto di attività illecite. All’uomo sono state sequestrati consistenti somme di denaro e saldi di conti correnti, anche intestati alla società D.G. Tex Import Export Srl, di cui Chen risulta rappresentante e amministratore. Dopo un lungo periodo di indagini, la Dia di Firenze ha compiuto il sequestro di beni, per tante di quelle violazioni accertate nel corso del tempo.