Migranti, Sala: “Sono l’anti Salvini a Milano, serve l’alternativa”

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace in foto Beppe Sala

Milano (LaPresse) – “Sono l’anti Salvini a Milano, serve l’alternativa, qui c’è un modello che può funzionare. Voglio portare avanti il modo di fare di Milano che è uno solo: se non seguono i fatti alle parole, non si va da nessuna parte. Io sento tante parole in questo momento, ma vorrei una proposta più costruita“. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in merito al modello di accoglienza della città, a margine del pranzo multietnico.

Per il primo cittadino di Milano serve un’alternativa di sinistra

Non sarà sufficiente, ma è il momento di offrire una alternativa, se veramente crediamo che la via portata avanti da Salvini, e non solo da lui nel mondo, è una via sbagliata. L’alternativa – spiega – nasce da azioni simboliche, ma nasce anche dalla capacità prima di accoglienza e poi di integrazione. Questa è una risposta certamente di sinistra, di una sinistra che sa costruire il futuro e che non si accontenta di demonizzare l’avversario“. E in merito alla sua impostazione politica, precisa: “La mia visione non è diversa, ma è concentrata sul fare. Io mi sforzerò sempre di dimostrare cosa serve nei fatti a Milano. Non è poco“.

Tra Saviano e Salvini è una questione personale, ovviamente condivido il fatto che Saviano vada protetto: non è che abbia fatto una bella vita in questi dieci anni. Sarebbe un grandissimo errore ragionare come fa Salvini, poi Saviano ha risposto alla provocazione”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine del pranzo multietnico, interviene sulla polemica tra lo scritto e il ministro in merito alla scorta.

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