Torino, 23 giu. (LaPresse) – “I beni storici e architettonici sono un patrimonio fragile che richiede rigorose cure. Ciò detto, un conto è la tutela culturale, altro la chiusura burocratica, e le recenti vicende relative al Castello di Racconigi – la Maratona Reale e il raduno dei volontari di 118 e Protezione Civile – mi pare abbiano a che fare più con la seconda”. Così Nino Boeti, presidente del consiglio regionale del Piemonte secondo cui “valorizzare castelli, parchi e dimore storiche vuol dire anche aprirne le ‘porte’ e renderli accessibili, perché non sono magioni aristocratiche che nobili decaduti affittano per matrimoni e feste varie.
poi spiega
Una concezione ‘museale’ dell’arte e della storia, come un qualcosa di intangibile da proteggere sotto ‘teche di vetro’, non fa certo bene al nostro patrimonio culturale. E chiedere ai volontari il pagamento di un canone per radunarsi nel parco del castello mi è sembrata davvero una scelta inopportuna e sbagliata”.