YEKATERINBURG – Un pomeriggio spettacolare, quattro gol e nessuna davvero contenta. Giappone e Senegal si dividono la posta in palio al Central Stadium di Yekaterinburg. Tanti rimpianti per gli africani, due volte in vantaggio e mai capaci di mantenere il muso davanti agli asiatici. Con questo pareggio, entrambe salgono a quota 4. Tra meno di un’ora in campo Polonia e Colombia. Un pareggio e nell’ultima giornata, se Giappone e Senegal venissero sconfitte, sarebbero verosimilmente eliminate. Calcoli da Mondiale.
Botta e risposta, gol a raffica
Intensità elevata sin dai primi minuti di gioco. Il Giappone sbaglia tanto tecnicamente e il Senegal si fa vedere spesso nella trequarti asiatica. All’11’ il vantaggio degli africani: Sabaly controlla il pallone in area di rigore e calcia verso la porta, Kawashima respinge ma proprio sul ginocchio di Mané che segna e sblocca la gara. Il Giappone soffre la velocità del Senegal ma dopo essere andato sotto è più propositivo in attacco. Poco dopo la mezz’ora il pareggio: Nagatomo controlla uno spiovente dalle retrovie, si incunea in area e serve Inui la cui conclusione a giro sul palo lungo non lascia scampo a N’Diaye.
Honda riprende Wague
Se nel primo tempo era stato il Senegal a rendersi più vivo, nella ripresa sono i nipponici a partire col piede pigiato sull’acceleratore. Occasionissima per il vantaggio ancora con lo scatenato Inui, che entra in area di rigore e da posizione defilata stampa l’incrocio dei pali. Nel momento migliore del Giappone, i Leoni del Teranga raddoppiano: 71′, Niang riceve il pallone da Mané e lo serve di tacco a Wague, bordata sotto la traversa e Senegal nuovamente avanti. Anche questa volta, però, gli africani si perdono dopo il gol e si fanno raggiungere 7′: dopo una progressione dalla sinistra il pallone attraversa tutta l’area, N’Diaye esce a vuoto e Honda si fa trovare pronto per insaccare il pallone del definitivo 2-2.
