ROMA (LaPresse) – Roberto Novelli, deputato di Forza Italia, commenta con una nota la linea del governo sulle droghe leggere. “Confusi su tutto. Questo è il quadretto poco rassicurante per gli italiani che la strana coppia Lega-M5S rappresentano su quasi tutti gli argomenti che una maggioranza di Governo deve affrontare. E dove servirebbe, invece, una vera condivisione e comunità di intenti”. Lo afferma il deputato di Forza Italia.
Novelli denuncia la “confusione del governo” in materia di droghe leggere
“Anche sulla lotta alle tossicodipendenze parlamentari del M5S si dimostrano distanti anni luce dalla linea più rigida e proibizionista espressa in una intervista a ‘La Stampa’ dal Ministro per la famiglia con delega per la lotta alle tossicodipendenze, il leghista Lorenzo Fontana. Per i 5 stelle la liberalizzazione delle droghe cosiddette leggere è la soluzione al problema del controllo del traffico della droga da parte delle organizzazioni criminali e di migliaia di giovani che si rimbambiscono aprendosi le porte ad un uso più strutturato e devastante di sostanze come eroina, cocaina e droghe sintetiche. Per Fontana invece, giustamente, non bisogna depenalizzare l’uso della cannabis che è a tutti gli effetti una droga pericolosa e subdola e che non farebbe altro che facilitare ed invogliare sempre più persone a farne uso”.
Anche le droghe leggere sono devastanti per i giovani
“Finiamola, prosegue l’esponente azzurro, con la favoletta che le cosiddette droghe leggere non fanno male. Basta con i tentativi di far passare alcune droghe come sostanze innocue e che con la depenalizzazione le mafie, con i loro profitti, sarebbero messe in ginocchio e vinte. Bene fa il Ministro Fontana a tenere una posizione responsabile in termini culturali e di salute pubblica sull’uso delle droghe leggere”.
Il no di Forza Italia alla legalizzazione
“Drogarsi anche con la cannabis è dannoso e lo Stato che apre legalmente a questa possibilità diventa uno Stato irresponsabile. Non basta dire che l’alcol è più dannoso e quindi legalizzare la cannabis. Bisogna combatterne l’uso con una seria prevenzione attraverso strumenti educativi, culturali e, dove serve, anche repressivi. La droga che si chiami leggera o meno è devastante, soprattutto per i nostri giovani. E non si risolverà questo drammatico problema legalizzandone l’uso“, conclude Novelli.