MOSCA – Da una parte le più forti, le big. Dall’altra le sorprese, le outsider. Il Mondiale è spaccato in due. O, almeno, questo è il prospetto che si presenta a guardare il tabellone dei quarti di finale. Due le sfide in programma domani. Partite che potrebbero naturalmente essere considerate come finali anticipate. Francia-Uruguay e Brasile-Belgio promettono spettacolo. Da qui, forse, uscirà la vincitrice. Ma occhio a quello che accade dall’altra parte del tabellone. Dove ci sono Croazia, Russia, Inghilterra e Svezia. Si sfideranno in quest’ordine, sabato. E, arrivate a questo punto, hanno puntato il mirino sul 15 luglio.
Francia e Brasile, le big si prendono la scena
Transalpini e verdeoro partono coi favori del pronostico. Hanno rispettato le attese e i pronostici, che già dall’inizio le vedevano come le big in pole per arrivare fino in fondo. I ragazzi di Deschamps vogliono tornare sul tetto del Mondo a 20 anni dall’ultima volta. L’unica affermazione, nella competizione casalinga del ’98, arrivò battendo proprio il Brasile in una drammatica finale. Terminata 3-0 e con Ronaldo in lacrime per problemi psico-fisici. La Seleçao, dal canto proprio, vede vicina la possibilità di aggiungere la sesta stella sulla maglia e allungare nuovamente su Germania e Italia. Uruguay e Belgio non concederanno certo la passerella. La squadra di Tabarez ha impressionato, fin qui, per compattezza e fisicità. Un solo gol subito, schemi chiari e replicati alla perfezione. Certo, l’assenza di Cavani potrebbe incidere come un macigno. Ma la Celeste, forte della storia – con due trofei in bacheca – vuole continuare a dire la sua. Al Brasile, invece, si opporrà il Belgio. I Diavoli Rossi sono gli unici, in questo lato del tabellone, a non aver mai alzato la coppa. Mertens e soci, però, hanno raggiunto una maturità tale da poterci provare con convinzione.
Inghilterra, Croazia e le matricole terribili
Se i favori del pronostico sono tutti spostati sul lato ovest del tabellone, a est ci sperano eccome. Croazia e Inghilterra, che sorprese propriamente non lo sono, partono in vantaggio rispetto a Russia e Svezia. Al ‘Brasile d’Europa’, appellativo trasferitosi dalla Jugoslavia di fine anni ’80 alla Croazia appunto, è andata bene contro la Danimarca. Ma, in generale, Modric e compagni possono vantare un’ossatura completa. Fisicità, qualità, velocità. La squadra di Dalic ha tutto, ma proprio tutto, per arrivare in fondo. Di fronte, i sogni di un Paese intero. Quella Russia capace, con una partita tutta garra, cuore e fortuna, di eliminare la Spagna. Non più semplice si presenta il compito dell’Inghilterra. Una Nazionale mai così unita come quella messa insieme da Southgate, con quel formidabile attaccante che è Harry Kane già pronto a cucirsi addosso il titolo di capocannoniere. Eppure, la Svezia vista in questo Mondiale è una squadra tutt’altro che morbida. I carnefici dell’Italia si sono tolti più di qualche sassolino dalle scarpe e ora ambiscono alla top 4.
La prima volta di un’outsider?
A sfogliare il palmares della competizione, ci si rende conto di come una vera e propria vittoria e sorpresa non ci sia mai stata. Brasile, Italia e Germania sono da sempre Nazionali che l’hanno fatta da padrone sulla scena mondiale. Lo stesso Uruguay dei successi nel ’30 e nel ’50 era una squadra di tutto rispetto. La Spagna, pur avendo conosciuto solo la vittoria del 2010, era in quel momento di gran lunga la compagine più forte e la più accreditata. Probabilmente, Inghilterra (1966) e Francia (1998) hanno conosciuto i veri exploit, anche se arrivati nelle edizioni casalinghe. Belgio, Croazia, Russia e Svezia non hanno mai provato l’ebrezza di trovarsi in cima al Mondo. E nel Mondiale delle grandi sorprese, a questo punto, nulla può essere escluso a priori.