Oggi iniziano i quarti: spazio a Francia-Uruguay e Brasile-Belgio

Alle 16 il confronto tra Mbappé e Suarez, alle 20 Neymar contro Lukaku

Big contro outsider ai quarti
Croatia's players celebrate after winning the penalty shoot-out at the end of the Russia 2018 World Cup round of 16 football match between Croatia and Denmark at the Nizhny Novgorod Stadium in Nizhny Novgorod on July 1, 2018. / AFP PHOTO / Johannes EISELE / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - NO MOBILE PUSH ALERTS/DOWNLOADS

MOSCA – Da una parte le più forti, le big. Dall’altra le sorprese, le outsider. Il Mondiale è spaccato in due. O, almeno, questo è il prospetto che si presenta a guardare il tabellone dei quarti di finale. Due le sfide in programma domani. Partite che potrebbero naturalmente essere considerate come finali anticipate. Francia-Uruguay e Brasile-Belgio promettono spettacolo. Da qui, forse, uscirà la vincitrice. Ma occhio a quello che accade dall’altra parte del tabellone. Dove ci sono Croazia, Russia, Inghilterra e Svezia. Si sfideranno in quest’ordine, sabato. E, arrivate a questo punto, hanno puntato il mirino sul 15 luglio.

Francia e Brasile, le big si prendono la scena

Transalpini e verdeoro partono coi favori del pronostico. Hanno rispettato le attese e i pronostici, che già dall’inizio le vedevano come le big in pole per arrivare fino in fondo. I ragazzi di Deschamps vogliono tornare sul tetto del Mondo a 20 anni dall’ultima volta. L’unica affermazione, nella competizione casalinga del ’98, arrivò battendo proprio il Brasile in una drammatica finale. Terminata 3-0 e con Ronaldo in lacrime per problemi psico-fisici. La Seleçao, dal canto proprio, vede vicina la possibilità di aggiungere la sesta stella sulla maglia e allungare nuovamente su Germania e Italia. Uruguay e Belgio non concederanno certo la passerella. La squadra di Tabarez ha impressionato, fin qui, per compattezza e fisicità. Un solo gol subito, schemi chiari e replicati alla perfezione. Certo, l’assenza di Cavani potrebbe incidere come un macigno. Ma la Celeste, forte della storia – con due trofei in bacheca – vuole continuare a dire la sua. Al Brasile, invece, si opporrà il Belgio. I Diavoli Rossi sono gli unici, in questo lato del tabellone, a non aver mai alzato la coppa. Mertens e soci, però, hanno raggiunto una maturità tale da poterci provare con convinzione.

Inghilterra, Croazia e le matricole terribili

Se i favori del pronostico sono tutti spostati sul lato ovest del tabellone, a est ci sperano eccome. Croazia e Inghilterra, che sorprese propriamente non lo sono, partono in vantaggio rispetto a Russia e Svezia. Al ‘Brasile d’Europa’, appellativo trasferitosi dalla Jugoslavia di fine anni ’80 alla Croazia appunto, è andata bene contro la Danimarca. Ma, in generale, Modric e compagni possono vantare un’ossatura completa. Fisicità, qualità, velocità. La squadra di Dalic ha tutto, ma proprio tutto, per arrivare in fondo. Di fronte, i sogni di un Paese intero. Quella Russia capace, con una partita tutta garra, cuore e fortuna, di eliminare la Spagna. Non più semplice si presenta il compito dell’Inghilterra. Una Nazionale mai così unita come quella messa insieme da Southgate, con quel formidabile attaccante che è Harry Kane già pronto a cucirsi addosso il titolo di capocannoniere. Eppure, la Svezia vista in questo Mondiale è una squadra tutt’altro che morbida. I carnefici dell’Italia si sono tolti più di qualche sassolino dalle scarpe e ora ambiscono alla top 4.

La prima volta di un’outsider?

A sfogliare il palmares della competizione, ci si rende conto di come una vera e propria vittoria e sorpresa non ci sia mai stata. Brasile, Italia e Germania sono da sempre Nazionali che l’hanno fatta da padrone sulla scena mondiale. Lo stesso Uruguay dei successi nel ’30 e nel ’50 era una squadra di tutto rispetto. La Spagna, pur avendo conosciuto solo la vittoria del 2010, era in quel momento di gran lunga la compagine più forte e la più accreditata. Probabilmente, Inghilterra (1966) e Francia (1998) hanno conosciuto i veri exploit, anche se arrivati nelle edizioni casalinghe. Belgio, Croazia, Russia e Svezia non hanno mai provato l’ebrezza di trovarsi in cima al Mondo. E nel Mondiale delle grandi sorprese, a questo punto, nulla può essere escluso a priori.

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