Sicurezza, Salvini: “Con pistola elettrica più protezione”. Al via la sperimentazione taser in 11 città

ROMA –Dalle parole ai fatti. Con la pistola elettrica più protezione e più sicurezza nel lavoro delle nostre Forze dell’ordine“, così il ministro degli Interni Matteo Salvini annuncia sul suo profilo Facebook l’ingresso dei taser in dotazione alle forze dell’ordine italiane. Sarà una sperimentazione per Carabinieri, Polizia e GdF in undici città. Il decreto prevede l’utilizzo in prova di 30 strumenti. Sulla scelta del leader della Lega si rincorrono già le polemiche di forze d’opposizione, associazioni e parte dell’opinione pubblica.

 

Da Milano a Napoli sono 11 le città coinvolte nella sperimentazione

Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi. Sono queste le undici città  La fase sperimentale seguirà un disciplinare che un apposito gruppo interforze sta mettendo a punto.  Saranno formati le donne e gli uomini delle forze dell’ordine coinvolti nella prima fase di utilizzo. Nel decreto non c’è la capitale. Per ora Roma è fuori dalla sperimentazione.

Taser in Vaticano 

Nei giorni scorsi, il taser è comparso anche in piazza San Pietro. Un gruppo della Gendarmeria, infatti, accanto alla pistola avrà in dotazione l’arma elettrica, in grado di immobilizzare il bersaglio con scariche ad alto voltaggio. Il taser oltre agli Stati Uniti è infatti in dotazione alle forze dell’ordine di oltre 100 paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya. In Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Inghilterra.

I taser, Salvini e le polemiche

“Il taser è un’arma di dissuasione non letale. Il suo utilizzo è un importante deterrente soprattutto per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovarsi in situazioni borderline”, aveva spiegato Salvini nei giorni scorsi. Ma per tantissimi, invece, l’arma elettrica è pericolosa. Le argomentazioni sono più o meno le stesse. Il rischio di un abuso dell’arma, proprio perchè non mortale. “Prima di sparare a qualcuno, rischiando di ucciderlo, ci penso 100 volte. Invece con un’arma non mortale accade il contrario“, sostiene Marco Altavilla del comitato ‘NoTaser Italy’. Forti critiche anche dal Pd, LeU e da parte di diverse associazioni, tra cui Amnesty.

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