ROMA (LaPresse) – Abusivismo: nel 2017 quasi 4mila abusi edilizi e 5mila denunce. Il lavoro delle forze dell’ordine nel 2017 ha portato alla luce 3.908 infrazioni sul fronte “ciclo illegale del cemento”. Una media di 10,7 ogni ventiquattro ore, e alla denuncia di 4.977 persone. Un dato in leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma che testimonia come dopo anni di recessione significativa l’edilizia, e quindi anche quella in nero, abbia ricominciato a lavorare. Il 46,2% dei reati si concentra nelle quattro cosiddette regioni a tradizionale presenza mafiosa, ossia Campania, Sicilia, Puglia e Calabria.
Cresce l’abusivismo in Italia
Anche in questa edizione di Ecomafia emerge che in Italia si continua a costruire abusivamente, in maniera irresponsabile. Secondo le stime del Cresme, nel 2017 in Italia sarebbero state costruite circa 17.000 nuove case abusive. Spaziando dall’abusivismo classico, che risale alle stagioni delle pesanti speculazioni immobiliari e dell’assalto alle coste, e quello di nuova matrice, meno maestoso e appariscente, più nascosto ma sempre presente. Rimane ancora molto da fare pure sul fronte delle demolizioni. Solo pochi e impavidi sindaci hanno il coraggio di far muovere le ruspe, rischiando in prima persona. Più in generale, le poche demolizioni realizzate sono da attribuire al lavoro delle procure.