NEW YORK (USA) (LaPresse/AFP) – JPMorgan Chase ha annunciato un aumento del 18,3% dell’utile netto nel secondo trimestre, spinta in particolare alla buona performance negli Stati Uniti. I risultati sono stati migliori del previsto dai mercati con ricavi in crescita del 6,5% a 28,4 miliardi di dollari. In aumento di 1 miliardo rispetto alle stime medie degli analisti. L’utile per azione rettificato è di 2,29 dollari, 7 centesimi in più rispetto alle aspettative. “Stiamo assistendo a una buona crescita economica globale. In particolare negli Stati Uniti, dove la fiducia dei consumatori e delle imprese è forte. E grazie a questa crescita ampia e ai buoni risultati nelle nostre diverse linee di business, la banca ha ottenuto buoni risultati. Dobbiamo anche riconoscere che la competizione globale si sta rafforzando”, afferma il ceo Jamie Dimon.
I risultati sono stati positivi
I risultati sono stati particolarmente positivi per le attività sui tassi di interesse, per l’aumento degli stessi tassi negli Stati Uniti e una crescita dei prestiti alle famiglie e alle imprese. Gli impieghi sono cresciuti del 9% a 13,6 miliardi di dollari. JPMorgan ha inoltre beneficiato di un’aliquota fiscale inferiore del 21% rispetto al 28% dello stesso periodo dell’anno precedente, per la riforma fiscale Trump entrata in vigore all’inizio dell’anno negli Stati Uniti.
