ROMA (LaPresse) – “Sono davvero preoccupanti le novità emerse in questi giorni nella vicenda Pfas in Veneto. Oltre alle circa 150 tonnellate già trattate ogni anno nel territorio della regione, è emerso che la sola Miteni in virtù di un’Aia concessa da Arpa e Regione ha trattato oltre 100 tonnellate all’anno del rifiuto GenX, che in ambiente si trasforma in altri Pfas. All’epoca non era nota la sicurezza di questo composto e oggi molti lo stanno limitando, dunque l’allerta dev’essere massima”. Così Alberto Zolezzi, deputato M5S e membro della commissione Ambiente alla Camera, commenta gli ultimi risvolti della vicenda dei cosiddetti Pfas in Veneto e delle emissioni inquinanti della Miteni di Trissino, in provincia di Vicenza.
La Miteni va sequestrata al più presto
“Per affrontare situazioni come questa è fondamentale attuare la legge di riforma delle agenzie ambientali, le cosiddette Arpa. In modo che lavorino con standard adeguati e collaborino con i ministeri competenti”, prosegue. “Esistono poi alternative produttive ai Pfas, per cui è sempre più urgente bloccarne la produzione ovunque. La Miteni va sequestrata al più presto e va bonificata a spese di chi ha inquinato. Se ce ne saranno i presupposti, si dovrà anche valutare la misura del Daspo ambientale proposta dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa“, conclude.