Zolezzi (M5s): “Novità preoccupanti emerse per la vicenda Pfas in Veneto”

"Bisogna riformare le agenzie ambientali, le cosiddette Arpa", dichiara il deputato pentastellato

LaPresse / Nicolò Campo

ROMA (LaPresse)“Sono davvero preoccupanti le novità emerse in questi giorni nella vicenda Pfas in Veneto. Oltre alle circa 150 tonnellate già trattate ogni anno nel territorio della regione, è emerso che la sola Miteni in virtù di un’Aia concessa da Arpa e Regione ha trattato oltre 100 tonnellate all’anno del rifiuto GenX, che in ambiente si trasforma in altri Pfas. All’epoca non era nota la sicurezza di questo composto e oggi molti lo stanno limitando, dunque l’allerta dev’essere massima”. Così Alberto Zolezzi, deputato M5S e membro della commissione Ambiente alla Camera, commenta gli ultimi risvolti della vicenda dei cosiddetti Pfas in Veneto e delle emissioni inquinanti della Miteni di Trissino, in provincia di Vicenza.

La Miteni va sequestrata al più presto

“Per affrontare situazioni come questa è fondamentale attuare la legge di riforma delle agenzie ambientali, le cosiddette Arpa. In modo che lavorino con standard adeguati e collaborino con i ministeri competenti”, prosegue. “Esistono poi alternative produttive ai Pfas, per cui è sempre più urgente bloccarne la produzione ovunque. La Miteni va sequestrata al più presto e va bonificata a spese di chi ha inquinato. Se ce ne saranno i presupposti, si dovrà anche valutare la misura del Daspo ambientale proposta dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa“, conclude.

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