Berlino (Germania), 14 lug. (AWE/AFP) – La casa d’auto Opel è oggetto di un’indagine da parte delle autorità tedesche nell’ambito del cosiddetto scandalo ‘dieselgate’. Cioè quello dei motori truccati per falsare i dati sulle emissioni dei diesel, che ha coinvolto Volkswagen. Lo annuncia il ministero dei Trasporti della Germania. Un portavoce del ministero spiega ad AFP che l’indagine riguarda tre modelli ‘Euro 6’ ma sottolinea che “niente di definitivo” potrà essere detto finché l’inchiesta non verrà completata. Secondo il tabloid Bild, i modelli sotto indagine sarebbero Cascada, Insignia e Zafira. Queste per un totale di 60mila veicoli nel mondo, di cui 10mila in Germania. Senza citare fonti, il giornale afferma che l’Autorità federale tedesca dell’automobile (Kba) avrebbe “elementi solidi” che suggeriscono che il sistema di gestione dei gas di scarico di certi modelli diesel di Opel si bloccherebbe completamente durante la guida “per ragioni che non sono spiegabili tecnicamente”. Se fosse così, scrive ancora la Bild, i modelli interessati supererebbero i limiti di emissioni consentiti “di oltre 10 volte”. Sempre per il giornale, il Kba avrebbe informato Opel “questa settimana” dei suoi sospetti e avrebbe dato “due settimane” di tempo per fornire una risposta.
le indagini
Nel 2016 la Kba chiese a diversi produttori, fra cui Opel, di firmare volontariamente uno schema per la riduzione delle emissioni, ricorda l’agenzia di stampa tedesca Dpa. In un post pubblicato su Twitter, Opel afferma che non ha “ricevuto nessuna informazione dalla Kba”. “Vorremmo ricordare che Opel ha già riconosciuto il potenziale di miglioramento a dicembre del 2015. Ha avviato una iniziativa tecnologica per maggiore trasparenza, credibilità ed efficienza a beneficio dei suoi clienti”, ha aggiunto la società, sottolineando che “una parte di queste misure volontarie riguarda Insignia (precedente generazione), Zafira Tourer e Cascada. Tutte con tecnologia Euro 6 e Scr degli anni 2013-2016”. Nel 2016 Opel disse di non avere mai installato sui suoi veicoli dispositivi per truccare i test sulle emissioni. “Le nostre auto rispettano le norme di legge”, aveva detto la compagnia, secondo quanto ricorda Bild. Lo scandalo ‘dieselgate’ è cominciato quando nel 2015 Volkswagen ammise di avere installato dei dispositivi per truccare i dati sulle emissioni in circa 11 milioni di auto diesel in tutto il mondo.