VARSAVIA (LaPresse/AFP) – Due turisti ungheresi hanno ammesso di avere provato a rubare dei mattoni dalle rovine di un crematorio nel sito dell’ex campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. Lo riferisce la polizia, spiegando che si tratta di una donna di 30 anni e di un uomo di 36 anni.
Il furto dei mattoncini nel campo di Auschwitz
I due sono stati fermati sabato dopo che un’altra coppia di turisti stranieri li ha visti mettere i mattoni in una borsa e ha avvertito la sicurezza. “L’uomo e la donna sono stati accusati formalmente di furto di un bene culturale. Entrambi hanno ammesso la colpa”. Lo riferisce il portavoce della polizia regionale, Mateusz Drwal. Ai due è stata imposta una multa di 1.500 zloty ciascuno, pari a 350 euro. Nonché una condanna sospesa a un anno di carcere.
Volevano portare a casa un ricordo
“Hanno spiegato che volevano portare a casa un ricordo e non hanno realizzato le conseguenze delle loro azioni”. Lo ha riferito ancora il portavoce della polizia all’agenzia di stampa polacca Pap. Auschwitz-Birkenau è diventato un simbolo del genocidio nazista degli ebrei, un milione dei quali sono stati uccisi nel campo fra il 1940 e il 1945. Qui morirono oltre 100mila altre persone. Compresi polacchi non ebrei, rom, prigionieri di guerra sovietici e combattenti della resistenza anti-nazismo.