Grenoble (LaPresse) – Vincenzo Nibali non sarà domani al via della 13/a tappa del Tour de France. Il ciclista è costretto al ritiro. E’ stata confermata la frattura della vertebra riportata nella caduta a 4 km dal traguardo nella frazione odierna, dopo un contatto con una moto. Lo rende noto ‘L’Equipe’. Il corridore è stato ricoverato all’ospedale di Grenoble.
“Ciao Ragazzi sono di ritorno in hotel, purtroppo l’esito del referto medico non è buono, mi è stata confermata la frattura alla vertebra, domani tornerò a casa per un periodo di recupero. Grazie per tutto il vostro affetto dimostrato nei miei confronti! Alla prossima“, queste le parole con cui Nibali conferma sul proprio profilo Twitter il ritiro dal Tour de France dopo la caduta sulla salita verso l’Alpe d’Huez.
Il racconto della caduta di Vincenzo Nibali
“C’era Bardet che aveva circa 10″ di vantaggio, in mezzo c’erano le moto. In quel punto la strada stringeva tanto, non c’erano le transenne. C’erano due moto della polizia. Quando Froome ha accelerato l’ho seguito, stavo anche bene. Poi c’è stato un rallentamento e sono andato giù“. Così Vincenzo Nibali ha raccontato la sua caduta a circa 4 km dal traguardo della 12/a tappa del Tour de France.
Il siciliano è riuscito a rialzarsi e a chiudere con soli 13” di distacco dal vincitore Thomas. “Stavo bene, la condizione c’era, anche oggi, ci credevo fortemente”, ha spiegato ai microfoni di Raisport. “La gamba girava bene, avevo delle buone sensazioni. Il primo attacco che ho fatto era una prova per vedere come stavano gli altri e se qualcuno reagiva, l’idea era quella di attaccare nel finale“. Un caso simile capitò anche a Froome: “Ma era in maglia gialla, era differente”, ha sottolineato Nibali. “Però sono cose che possono accadere, c’è tanta gente e tanto pubblico, quando ci sono questo restringimenti“.
