Gran Bretagna, bimbo di 3 anni aggredito con dell’acido

Il piccolo presenta gravi ustioni sul volto e sulle braccia. Sconosciuto il movente del suo aggressore

WORCESTER – In Gran Bretagna, nella città di Worcester, nel pomeriggio di ieri si è verificato un terribile agguato contro un bambino di soli tre anni. Il piccolo è stato aggredito con dell’acido all’interno di un negozio.

L’agguato

Le autorità locali stanno ora tentando di ricostruire la dinamica del vergognoso attacco contro una vittima tanto giovane. Stando alle prime informazioni diffuse dai media inglesi, il bimbo si trovava all’interno di un market, presumibilmente in compagnia di uno dei due genitori. D’improvviso, la porta del negozio in cui si trovava si spalanca. Un uomo, di cui non si conosce ancora l’identità, si dirige verso il bambino, compiendo il più feroce dei gesti. Quel che usa per colpire il suo bersaglio è dell’acido, sostanza che i killer usano solitamente per sfregiare a morte le proprie vittime.
La polizia ha per ora arrestato un uomo di 39 anni, sospettato di essere l’artefice dell’agguato. Diffuse in tutta la Gran Bretagna le immagini di tre uomini che potrebbero essere informati sui fatti.

Il bambino è ricoverato in ospedale

Ancora sconosciuta l’assurda motivazione che ha portato l’orco a scagliarsi contro un bambino di appena tre anni. Il piccolo è stato subito trasportato in ospedale in codice rosso. E’ al momento ricoverato con gravi ustioni sul corpicino, in particolare sul volto e sulle braccia. Ore di angoscia per i familiari, attorno ai quali si stringe ora la comunità della città di Worcester, capoluogo della contea inglese del Worcestershire.

Scia di violenza in Gran Bretagna 

La Gran Bretagna occupa spesso le pagine di cronaca per i continui episodi di violenza che molto di frequente si verificano nelle cittadine inglesi e nella stessa Londra.
La capitale in particolare ha fatto negli scorsi mesi da scenario a moltissimi ferimenti e morti violente, spesso nate per futili motivi. Protagonisti sempre di più i minori, vittime ma non raramente artefici stessi della violenza.

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