ROMA – “Più controlli e meno spese. Sull’immigrazione finalmente si cambia, come promesso. Dalle parole ai fatti“. Lo ha scritto ieri sera Matteo Salvini su Facebook per annunciare le nuove direttive in tema migranti.
Il mantra di Salvini
Il ministro degli Interni, molto attivo sui social network, propone come uno slogan martellante l’espressione “dalle parole ai fatti“. Salvini, in questo modo, sembra voler continuamente ricordare ai suoi elettori di aver operato la scelta giusta nel votare la Lega. E per farlo, l’uso intelligente, o per lo meno vincente dei canali comunicativi è dalla sua parte.
La nuova direttiva firmata ieri dal vicepremier in materia di accoglienza migranti viene infatti ben accolta dagli italiani che commentano l’intervento social di Salvini. Gli utenti si affrettano a digitare il loro consenso, e ad approvare in massa il pugno duro del ministro.
Le accuse di razzismo e la risposta sarcastica del ministro
Allo stesso modo, come Salvini strizza l’occhio a chi è dalla sua parte, così gioca e prende in giro chi lo accusa. L’intervento Facebook di questa mattina vede un nuovo primo piano del ministro, che appare spensierato e divertito tra le foglie di una bellissima pianta in fiore. Le parole che accompagnano l’immagine bucolica del leader leghista fanno da cornice a questo scatto romantico. “Se Gad Lerner, Vauro, Librandi e compagni vari mi danno del “razzista”, la giornata comincia bene“, ha scritto Salvini.
Il vicepremier si riferisce alle critiche che i personaggi citati gli hanno a turno rivolto. A partire dal più recente insulto incassato, rivolto dal noto giornalista Gad Lerner (“Silvio Berlusconi è un cafone che ha consegnato la destra a un razzista brutale“) fino alle vignette anti-Salvini del disegnatore Vauro Senesi.
I like e i cuoricini sotto il faccione di Salvini fioccano. In pochi minuti, il ministro ha raccolto migliaia di pollici alzati da parte dei suoi seguaci, che si accodano ironici alle sue burle.
Le reazioni dei social
Matteo Salvini sa molto bene che la sua espressione sfacciata infastidisce i suoi nemici, e le frasette pungenti che mette a corredo delle sue foto sono appositamente pensate dal ministro per provocare una reazione. Che, infatti, arriva. Condividendo sdegnati gli scatti di Salvini, gli oppositori della Lega, senza accorgersene fanno esattamente il gioco del ministro. Critiche e polemiche sono il pane quotidiano per Matteo superstar, che ogni giorno mette in funzione la macchina della sua visibilità. Questo gioco social permette così al ministro di essere sempre sulla bocca di tutti, nel bene e, soprattutto, nel male.