ROMA – Seimila euro a migrante salvato nel Mediterraneo ed ospitato da uno Stato membro dell’Unione Europea. Sarebbe questa, secondo delle indiscrezioni del Financial Times, la proposta della Commissione Ue. Prevedere un fondo di 6mila euro per migrante salvato e poi accolto, fino a un massimo di 500, da destinare ai singoli Stati di volta in volta. “Se vogliono dare soldi a qualcun altro lo facciano, l’Italia non ha bisogno di elemosina“, la risposta tempestiva e abbastanza dura del ministro degli Interni italiano Matteo Salvini.
La proposta della Commissione Europea
Secondo il Financial Times, la proposta che la Commissione Ue ha inviato prevede la creazione di centri controllati nei singoli Paesi Ue “su base volontaria“. L’obiettivo sarebbe quello di migliorare, da un lato, le procedure di asilo e, dall’altro, accelerare i tempi per i rimpatri. L’Ue, per i vari Stati che accetteranno il piano, garantirà copertura delle spese per i presidi delle varie frontiere. Bruxelles offre agli Stati la possibilità di creare centri specifici temporanei: per chi accetta sarebbero previsti 6mila euro a migrante accolto fino ad un massimo di 500. Come viene ricordato sul quotidiano inglese il Paese che maggiormente beneficerebbe dell’incentivo sarebbe la Spagna, che solo negli ultimi 10 giorni ha accolto più di 1200 migranti.
La replica di Salvini: “Non abbiamo bisogno di elemosina”
“Se vogliono dare soldi a qualcun altro lo facciano, l’Italia non ha bisogno di elemosina“, così il leader della Lega in risposta alla proposta. “Sono pienamente soddisfatto delle spiegazioni, dell’operato e delle vite salvate in mare dalla guardia costiera della Libia. Se lasciata libera di operare, addestrata dagli italiani e con mezzi italiani sta salvando migliaia di vite“, ha aggiunto Salvini. Nessuna controreplica dalla Commissione. Differenti le parole del premier Conte, più morbido sulle indiscrezioni della proposta. “Ci sono cose interessanti. Vengono incontro a quello che avevo esplicitamente richiesto, come ad esempio la cabina di regia che poi prelude ad una risoluzione organica della gestione del problema“, ha spiegato il presidente del Consiglio in conferenza stampa. E sulla replica di Salvini ha aggiunto: “Rientra nell’impostazione della proposta italiana. Non è mai stata fatta una questione di soldi“.