Milano, 27 lug. (LaPresse) – Giornata difficile per Twitter, che chiude il secondo trimestre con i conti in nero, ma anche con un crollo degli utenti che fa affondare il titolo a Wall Street. Nel secondo trimestre dell’anno la piattaforma conta 335 milioni di user mensili, un milione in meno rispetto al trimestre precedente. Il calo è dovuto, a detta dell’azienda, all’opera di pulizia degli account falsi della piattaforma. Decine di milioni di account che cercano di utilizzare il canale per scopi di propaganda o con comportamenti violenti e inappropriati sono stati infatti rimossi con questo scopo, Ma presentando i conti agli analisti il chief financial officer, Ned Segal, ha spiegato che si tratta di utenti considerati inattivi, non inclusi quindi nel conteggio degli utenti mensili. “Vogliamo che le persone si sentano libere di parlare, al sicuro”, ha comunque sottolineato l’amministratore delegato della società, Jack Dorsey. Il manager ha attribuito il crollo anche all’entrata in vigore a maggio in Europa del nuovo Regolamento sulla protezione dei dati (Gdpr).
le ragioni
Lo scetticismo dei mercati non è comunque dovuto ai conti. Il sito di microblogging chiude infatti il trimestre con un utile netto di 100,117 milioni di dollari, o 17 centesimi per azione, contro il rosso di 116,488 milioni registrato nello stesso periodo del 2017 e al di sopra dei 16 centesimi del consensus indicato da Bloomberg. I ricavi si attestano a 710,5 milioni di dollari, in crescita del 24% su base annua. Dorsey ha sottolineato come i risultati riflettano gli investimenti “nella salute a lungo termine” di Twitter. Tornato a capo della società nella seconda metà del 2015 dopo aver lasciato la gestione operativa nel 2008, il co-fondatore Dorsey ha intrapreso un riorientamento strategico con al centro la redditività. A conferma della sua strategia, i conti della società di San Francisco resi noti a inizio 2018 hanno segnato il ritorno all’utile.