MILANO (LaPresse) – “Perché 40 persone vulnerabili a bordo della Sarost 5 da due settimane non sono un’urgenza agli occhi degli Stati. Perché di fronte all’atto di responsabilità del comandante, la situazione delle persone a bordo è caduta in un limbo”. Lo ha scritto su Twitter la ong Proactiva Open Arms, la cui nave si sta dirigendo verso la costa della Tunisia per offrire supporto alla Sarost 5.
I migranti in difficoltà
Sulla nave si trovano da giorni 40 migranti in difficoltà, tra cui due donne incinte. “Abbiamo una nave di salvataggio attrezzata con dispositivi medici, quindi la cosa più logica è offrire aiuto”. Lo ha detto il fondatore di Proactiva, Oscar Camps.
L’intervento di Open Arms
La nave della ong ha ricevuto il permesso di ancorare in acque tunisine e sta aspettando il via libera per poter assistere la Sarost 5. Open Arms, scrivono i media spagnoli, è arrivata questa mattina al largo delle coste di Zarzis. Ed è attualmente a 2,6 miglia dalla nave petrolifera, in attesa di intervenire.
La nave umanitaria era arrivata venerdì nelle acque tunisine, a sole 3 miglia dalla ‘Sarost 5. Ma era dovuta rientrare a Malta per l’urgente evacuazione di un membro dell’equipaggio. Nonostante l’annuncio di sabato del governo tunisino di voler permettere lo sbarco dei migranti, l’equipaggio non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione dalle autorità e resta bloccato in mare.