Londra (Regno Unito), 1 ago. (AWE/AFP) – La compagnia aerea irlandese Ryanair si prepara ad affrontare una nuova ondata di scioperi nei prossimi giorni. Con il proseguire dello stop dei piloti irlandesi insieme a quello dei loro omologhi svedesi, senza contare gli scioperi minacciati da Germania e Paesi Bassi. Venerdì inizierà il quarto giorno di sciopero in Irlanda, che ha costretto Ryanair a cancellare 20 dei 200 voli programmati per il giorno, il 7% del totale. Le cancellazioni riguardano 3.500 passeggeri, ai quali è stata proposta una soluzione alternativa. Nel Paese sciopera circa il 25% dei piloti. Il gruppo ha confermato i dati relativi allo sciopero in una lettera aperta a Forsa, il sindacato dei piloti irlandesi. Questo con cui il vettore irlandese vuole discutere sabato o la prossima settimana per impedire che le proteste continuino. I piloti irlandesi sono ora supportati dai loro colleghi in Svezia che hanno annunciato che incroceranno le braccia il 10 agosto. Lo stop coinvolgerà 40 piloti all’aeroporto di Skavsta, a Sud-ovest di Stoccolma, secondo quanto riferito da un sindacaalista ad Afp. Il sindacato ha ribadito, in una nota, “il costante rifiuto di Ryanair di incontrarsi e negoziare” con i suoi rappresentanti.
i piani
Ryanair è anche minacciata dalle azioni dei piloti tedeschi e olandesi, che non hanno ancora presentato un avviso di sciopero. Il sindacato dei piloti olandesi ha offerto “supporto” ai colleghi irlandesi durante il loro sciopero, spiegando che i suoi membri hanno votato a favore di uno stop del 99,5%. Il sindacato ha detto che i colloqui con la compagnia aerea sono ancora in corso, ma l’organizzazione “stava perdendo le speranze di ottenere un risultato positivo”. In Germania, i piloti della compagnia hanno votato lunedì al 96% per incrociare le braccia. Tuttavia hanno lasciato tempo a Ryanair “al massimo fino al 6 di agosto” per negoziare e “trovare” un accordo. Circa 400 piloti Ryanair si trovano in Germania, quasi il 10% del totale della compagnia. La scorsa settimana il vettore irlandese ha affrontato un’ondata di scioperi senza precedenti da parte del suo personale di cabina in quattro Paesi europei: Spagna, Italia, Portogallo e Belgio.