Giochi, Pucci (As.tro): rinvio Tar a novembre aggrava crisi settore

Il rinvio della decisione sull’ordinanza del sindaco Raggi - che limita l’orario di funzionamento degli apparecchi a otto ore - danneggerà ulteriormente le aziende che gestiscono slot machine nel Comune di Roma.

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi

Roma, 1 ago. (LaPresse) – Il rinvio della decisione sull’ordinanza del sindaco Raggi – che limita l’orario di funzionamento degli apparecchi a otto ore – danneggerà ulteriormente le aziende che gestiscono slot machine nel Comune di Roma. La limitazione resterà infatti in vigore almeno fino a fine novembre. E’ il commento ad Agipronews di Massimiliano Pucci, Presidente di As.tro, l’associazione dei gestori di slot machine. Questo dopo che il Tar Lazio ha rinviato ad un’unica maxi-udienza di merito la discussione dei ricorsi delle imprese di gioco e di alcuni concessionari.

prosegue Pucci

“Nel testo del sindaco  è contenuto un riferimento esplicito all’accordo tra Governo ed enti locali del 7 settembre 2017 per il riordino dei giochi sul territorio. Un’intesa che stabilisce la facoltà per gli enti locali di interrompere il gioco sul territorio per un massimo di 6 ore complessive quotidiane. A Roma, invece, le ore di proibizione del gioco saranno 16”. Inoltre, “nell’ordinanza si esplicita chiaramente l’alto rischio di dipendenza delle lotterie istantanee rispetto ad altri giochi. Ciò a causa delle loro caratteristiche legate a velocità, facilità e diffusione nei contesti quotidiani. Perché dunque la sindaca Raggi limita solo il funzionamento delle slot?”.  A giudizio di Pucci, infine, l’ordinanza va in controtendenza anche rispetto a quanto sostenuto da diverse ricerche scientifiche. Dalle quali emerge l’effetto-boomerang della regolamentazione degli orari.

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