di Matteo Bosco Bortolaso
ROMA (LaPresse) – La guerra dei vaccini approda alle Feste dell’Unità. Dopo che il M5S, pur con alcune vistose eccezioni, ha approvato una proroga dell’obbligo di vaccinare i bimbi, il segretario Pd Maurizio Martina, intervenendo alla Festa di Pistoia, annuncia una petizione nazionale per “combattere le malattie, non i vaccini“. Si potrà firmare proprio alle feste dell’Unità e nei circoli dem.
Dalle opposizioni si moltiplicano gli appelli a stralciare l’emendamento al decreto Milleproroghe, approvato al Senato ma non alla Camera. Il testo, a chi entra in asili e scuole materne, posticipa l’obbligo di un anno. Ad ogni modo, difficilmente la situazione si chiarirà prima di settembre. Come fa notare il deputato dem Stefano Ceccanti, infatti, la legge di conversione del Milleproroghe non sarà approvata in tempo per l’inizio dell’anno scolastico. Con ogni probabilità, i deputati di Montecitorio non avranno modo di esaminare la misura prima della pausa estiva.
E questo si potrebbe tradurre in un grande caos nelle scuole. Da una parte, resterà in vigore la circolare dei ministri Giulia Grillo (Salute) e Marco Bussetti (Istruzione) che prevede l’obbligo vaccinale. E, per l’anno scolastico 2018-19, permette di presentare una semplice autocertificazione per le vaccinazioni effettuate. D’altra parte, però, ci potrebbero essere eccezioni a livello locale.
Le singole Regioni, infatti, possono introdurre un obbligo specifico nel loro territorio
E teoricamente potrebbero anche ricorrere alla Corte costituzionale, visto che la sanità non è di competenza esclusiva dello Stato. L’Umbria, fa sapere la presidente Catiuscia Marini, si doterà di una propria legge regionale. Mantenendo l’obbligo della certificazione vaccinale per l’iscrizione a scuola.
Dal Movimento 5 Stelle si sottolinea che “non è stato fatto nessun passo indietro sull’obbligo vaccinale“. Il senatore M5S Pino Pisani, medico, sostiene che la soluzione passa per “la corretta informazione dei cittadini, causa non da poco del rifiuto dei vaccini“. Una buona informazione, secondo Pisani, “rappresenta una condizione ineludibile per ottenere la massima adesione alle pratiche sanitarie“.
La guerra dei vaccini ha anche un lato ‘social’, con un post rabbioso, pubblicato su Facebook contro il celebre virologo Roberto Burioni, che più volte ha difeso la necessità dell’obbligo. Una donna, mostrando di sapere dove il medico va al mare, gli augura di affogare e lancia “un sonoro vaff“. Su Twitter, l’interessato liquida l’episodio come “squadrismo“.