Washington (Usa), 6 ago. (LaPresse/AFP) – Almeno 11 persone sono state uccise e una settantina è rimasta ferita in varie sparatorie a Chicago nel fine settimana, attribuite nella maggior parte a gang che infestano la terza città statunitense. Secondo il bilancio del Chicago Tribune, 40 persone sono state colpite da spari nel corso di sette ore, tra cui passanti e membri delle gang. Tra venerdì sera e lunedì mattina, il giornale ha contato più di 70 feriti da spari. I gruppi criminali sono molto attivi nei quartieri occidentali e meridionali della città dell’Illinois, molto poveri e dove le minoranze etniche sono la maggioranza. Fred Waller, portavoce della polizia locale, ha dichiarato che alcune sparatorie sono riconducibili a conflitti tra gang.
le vittime
Tra le persone colpite accidentalmente ci sono i presenti a un funerale e un bambino di 11 anni. L’ondata di violenza è coincisa con il celebre festival musicale Lollapalooza nel centro della città, per cui sono stati mobilitati molti poliziotti. L’evento non è stato teatro di violenze. Nel 2016, il numero dei morti a Chicago era stato il più alto da circa vent’anni. Il sindaco è Rahm Emanuel, ex capo di gabinetto dell’ex presidente Barack Obama, e i dati hanno scatenato le critiche del presidente Donald Trump. Secondo Waller, comunque, dall’inizio del 2018 le sparatorie si sono ridotte del 30% e i morti sono calati del 25%. Dall’inizio dell’anno, hanno perso la vita 310 persone, con il bilancio più alto degli Stati Uniti, anche più di New York e Los Angeles. Secondo l’ufficiale, oltre 5.500 armi da fuoco detenute illegalmente sono state confiscate nelle strade di Chicago, nell’ambito degli sforzi delle autorità per migliorare la sicurezza.