ROMA (LaPresse) – “Vorrei richiamare il governo, soprattutto i colleghi della Lega, che con noi hanno condiviso un programma politico-elettorale di tutela del lavoro e delle imprese, per denunciare il fatto che è giusta la lotta a chi agisce in base al principio del prendi i soldi e scappa”. Lo ha detto nell’aula del Senato intervenendo sul decreto Di Maio il senatore Maurizio Gasparri.
Un Governo che non ascolta gli imprenditori
“Chi prende incentivi in Italia, chiude aziende e va all’estero, infatti, va punito severamente. Ma le norme in questo caso già ci sono. Ci sono i vincoli dei 5 anni, che si potevano allungare. Ma con questo decreto ora si rischia di fare uno dei tanti errori combattendo, non la delocalizzazione, ma l’internazionalizzazione, che è un’esigenza delle nostre imprese. Anche oggi, su un quotidiano, una serie di presidenti di associazioni imprenditoriali hanno fatto un richiamo spiegando dettagliatamente gli errori di questo provvedimento”.
L’analisi di Gasparri e Tajani sulla riduzione dei posti di lavoro
“Ieri il vicepresidente del nostro partito, Tajani, ha quantificato in 130 mila i posti di lavoro che rischiano di perdersi, e così sarà. Perché c’è il blocco delle proroghe, saranno prese, nella migliore delle ipotesi, alcune persone e ne saranno mandate a casa molte altre, o verranno dismesse aziende. C’è un clima psicologico che sta creando inimicizia verso imprese e del lavoro. Questa è la realtà di questo decreto. Altro che dignità, è il decreto miseria, bugia e disoccupazione. Votate i nostri emendamenti e buttate a mare un testo che fa male all’Italia”. Queste le parole del senatore di Forza Italia.