Bielorussia, Consiglio Europa: giornalisti arrestati, stop repressione media

"Siamo stati informati di perquisizioni e arresti in vari dei più noti media della Bielorussia. Questa informazione comporta grande preoccupazione per il Consiglio d'Europa. "

Milano, 7 ago. (LaPresse) – “Siamo stati informati di perquisizioni e arresti in vari dei più noti media della Bielorussia. Questa informazione comporta grande preoccupazione per il Consiglio d’Europa. Inoltre, alcuni di quelli coinvolti sono nostri partner di lunga data, noti per la loro professionalità di alto livello. La legge deve essere rispettata, ma le indagini non sempre richiedono arresti che dovrebbero essere usati come ultima misura”. Così un portavoce del segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, in una nota. “Chiediamo quindi alle autorità investigative bielorusse di garantire indagini rapide e trasparenti. Chiediamo inoltre la liberazione dei giornalisti arrestati. La libertà dei media è uno dei più importanti diritti umani in una società democratica. Dovrebbe essere seriamente rispettata ovunque in Europa”, ha proseguito.

le notizie

Reporter Sans Frontières ha dato notizia dell’arresto di tre giornalisti oggi nel Paese, dopo perquisizioni di due giornali indipendenti, denunciando “misure d’intimidazione”. Sono stati accusati di aver usato senza avere un abbonamento le informazioni di un’agenzia di stampa di Stato. Due reporter lavorano per il sito d’informazione Tut.By, una per l’agenzia di stampa BelaPAN, ha riferito la Commissione d’inchiesta bielorussa. Secondo la stessa fonte, le due testate sono sospettate di essersi connesse ai servizi dell’agenzia di stato BelTA senza pagare l’accesso. “Non siamo abbonati a BelTA, ma con l’autorizzazione di questa agenzia usiamo alcune informazioni del loro sito facendo loro riferimento con un legame ipertestuale”, ha dichiarato la caporedattrice di BelaPAN.

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