ROMA (LaPresse) – “Questo governo non produce licenziamenti nel settore della scuola, anzi, spiegano i deputati M5S della Commissione Cultura. Approvando l’emendamento all’art. 4 del decreto dignità abbiamo dato risposta agli oltre 7500 docenti. Destinatari di una sentenza del Consiglio di Stato pronunciata in adunanza plenaria che non consentiva loro di continuare a lavorare. La giustizia ha fatto il suo corso e, su questo, di certo non potevamo intervenire. Abbiamo deciso, però, di fornire una valida alternativa al problema. Prorogando questi contratti fino al 30 giugno 2019 e, inoltre, bandendo un concorso straordinario e altri ordinari. Rivolti sia ai diplomati magistrali che ai laureati in scienze della formazione per la stabilizzazione di 12mila posti di lavoro“.
“Il concorso consisterà in una prova orale e la selezione valorizzerà in particolare gli anni di servizio maturati presso istituti scolastici nazionali”
“Verranno stabilizzati, dunque, proprio loro: i tantissimi docenti di ruolo e non, che per anni hanno svolto la loro professione al meglio. Oltre quei 7.500 lavoratori che torneranno a scuola in tempi brevissimi, ci sarà spazio per altre 4.500 precari“.
“I laureati in scienze della Formazione potranno partecipare a entrambi i bandi e, dalle graduatorie, verrà subito assorbito un numero consistente di docenti, valorizzando in particolar modo il servizio già prestato da questi ultimi all’interno della scuola primaria e dell’infanzia. Nei prossimi mesi in questa Legislatura si continuerà a lavorare sempre a tutela dei docenti precari e mai contro, nell’interesse dei cittadini italiani e nel completo rispetto della magistratura”, concludono i deputati.