L’estate torrida del calcio italiano tra fallimenti e ripescaggi, per il Bari di De Laurentiis la C è solo un miraggio

E' caos in Serie B: a cascata soffrono gli altri campionati

ROMA – Il calcio italiano è ormai allo sbando e peggiora ogni anno, quest’anno praticamente ogni campionato professionistico è interessato dai ripescaggi. La situazione più tragica è in Serie B, dove a poche settimane dal via non è ancora definito l’organico.

Chievo salvo per ferie

Nella massima serie a tenere banco è il caso Chievo Verona. I gialloblù sono ancora invischiati nella situazione delle plusvalenze fittizie. Dopo un primo non luogo a procedere per un cavillo burocratico, la sentenza era stata rinviata a dopo Ferragosto. Il Tribunale Federale Nazionale però è prossimo alle ferie. Di conseguenza, non sarà possibile tornare sul caso prima del 12 settembre. Salta quindi la possibilità di una retrocessione d’ufficio dei clivensi. Dalla B, il Crotone deve quindi rinunciare alla riammissione in massima serie.

Serie B nel caos tra ripescaggi e riammissioni

Le pene maggiori riguardano il campionato cadetto. Ben tre i fallimenti nel corso di questa lunga estate, con Bari, Cesena e Avellino costretti a rinunciare alla prossima Serie B. Al loro posto Catania e Novara sono praticamente già certe di rientrare nel lotto delle partecipanti. Caos per la terza squadra. Da un lato, il Siena è convinto di poter proseguire sulla strada del ripescaggio. Dall’altro, è la Virtus Entella a sperare nella riammissione. A causare questo problema la penalizzazione del Cesena. I romagnoli sono stati penalizzati nel prossimo campionato sportivo. Essendo però falliti, sarebbero dovuti ripartire quantomeno dalla Serie D. A causa dell’insistenza sul territorio comunale di un’altra squadra (il Romagna Centro) si è proceduto ad una fusione. I liguri chiedono dunque di applicare la sanzione al torneo appena concluso. In quel caso, il Cesena finirebbe dietro di loro e i liguri sarebbero salvi.

Rinviato il campionato di Serie C

A cascata, anche i campionati inferiori subiscono i danni della Serie B. La Lega Pro, che organizza il torneo di Serie C, ha deciso di rinviare prima la composizione dei calendari al prossimo 22 agosto. Nella giornata di ieri poi, ha ufficialmente sancito il rinvio del campionato. Non si scenderà in campo nel mese di agosto, ma la prima giornata ci sarà solo il 2 settembre. Finora la Lega Pro ha comunque proceduto a tre ripescaggi, portando dalla D la Cavese e l’Imolese oltre alla seconda squadra della Juventus per il prossimo torneo. Era ancora in piedi la situazione Avellino al piano di sopra e pertanto si è atteso per un nuovo ripescaggio. Prato e Como hanno presentato ricorso contro l’esclusione in primo grado, sperano anche Varesina e Villafranca Veronese. Difficile però che l’organico della terza serie arrivi alle fatidiche 60 squadre. A causa di questa vacanza, prova ad inserirsi in corsa anche il neonato Ssc Bari di De Laurentiis. Il presidente della Lega Pro Gravina è però stato perentorio: “Inutile alimentare false speranze, le norme non prevedono la possibilità di un ripescaggio”.

La Serie D accoglierà le ‘fallite’ in sovrannumero

Non potevano mancare i problemi anche in Serie D. Nella massima serie dilettantistica sono stati ripescati i ravennati del Classe, i trevigiani del Montebelluna e i marchigiani della Jesina. Prontamente è arrivato il ricorso del Castelvetro di Modena che non è d’accordo con il calcolo dei punteggi nella graduatoria. Situazione da decifrare in vista dei possibili altri ripescaggi verso l’alto. Intanto, c’è da risolvere la questione dei gironi per le squadre in sovrannumero. Il Cesena ripartirà con il titolo del Romagna Centro. Il Bari è stato affidato a De Laurentiis, mentre l’Avellino parte ora con l’iter per l’assegnazione del titolo di Serie D. Bari e Avellino per criteri geografici dovrebbero di fatto finire nello stesso girone. Per evitare ciò, la Lega Nazionale Dilettanti sta studiando nuove ipotesi di girone. L’Avellino potrebbe finire forzatamente nel girone siciliano. L’altra ipotesi è invece rappresentata dal Bari lontano dalle altre pugliesi e inserita con molisane ed abruzzesi.

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