PALERMO (LaPresse) – Oltre 400 milioni di euro per mettere in piena efficienza le dighe dell’Isola. Questo il piano di lavoro del governo regionale della Sicilia. Piano concordato nel corso di un incontro tenutosi a Palermo tra il presidente della Regione Nello Musumeci e il dirigente generale della Direzione dighe del ministero delle Infrastrutture, Ornella Segnalini.
Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, per il ministero i dirigenti Angelica Catalano e Vincenzo Chieppa. Per la Regione l’assessore dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon, il dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti, Salvo Cocina.
Nel corso del vertice, si è proceduto a fare il punto sui progetti
Progetti che la Regione ha presentato a Roma e i cui finanziamenti sono in fase di assegnazione da parte del ministero per il settore idrico nazionale. Nel lungo elenco, sono stati inseriti il ripristino funzionale e il riefficientamento di molte opere di presa. In particolare, sono stati previsti 32 interventi per un totale di 198 milioni per la sezione ‘Invasi’. E 34 per 267 milioni di euro per quella ‘Acquedotti’.
Fra le opere per le quali sono stati chiesti i finanziamenti c’è anche il completamento della diga Cannamasca nell’Agrigentino. Ancora la progettazione esecutiva di quella di Blufi, oltre a importanti collegamenti fra i vari impianti. Previste anche azioni di risanamento su molte opere esistenti per potere essere finalmente collaudate e quindi capaci di immagazzinare maggiori volumi idrici. Se le dighe fossero tutte collaudate, infatti, la capacità degli invasi aumenterebbe di circa il quaranta per cento, passando dall’attuale volume autorizzato di 417 milioni di metri cubi a 578 milioni. Le progettazioni preliminari, e in alcuni casi anche esecutive e quindi già cantierabili, sono state realizzate con le risorse interne degli Ufficio dighe, coordinato dall’ingegnere Francesco Greco.