Toninelli auspica pene più severe per chi utilizza lo smartphone alla guida

Il numero delle vittime sulle strade, secondo l'Istat, nel 2016 aveva finalmente registrato una battuta d’arresto, con 145 deceduti in meno rispetto al 2015

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse
di Donatella Di Nitto

ROMA (LaPresse) – Pene più severe e addirittura il ritiro della patente. Gli incidenti stradali per ‘distrazione al volante’ sono ancora molto elevati e una delle cause maggiori è proprio lo smartphone. Messaggini, controllo delle mail fino a lunghe conversazioni senza auricolare o vivavoce, rischiano di avere risultati drammatici come quello avvenuto a Bologna.

Per questo il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, ha annunciato un radicale cambio delle regole: “Stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni” per chi usa lo smartphone mentre è al volante. “Fino all’eventualità del ritiro immediato della patente. Ma prima ancora di una scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani. Senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali“. Per il ministro pentastellato, intervistato da Il Mattino, quello dell’uso dei telefonini alla guida “è un fenomeno gravissimo. Perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi“.

Il numero delle vittime sulle strade, secondo l’Istat, nel 2016 aveva finalmente registrato una battuta d’arresto, con 145 deceduti in meno rispetto al 2015

Nel 2017, però, Polizia e Carabinieri hanno rilevato una preoccupante inversione di tendenza. Con un aumento degli incidenti mortali dell’1,4% (22 in più del 2016, da 1.547 a 1.569) e, soprattutto, delle vittime del 2,7% (45 deceduti in più, da 1.665 a 1.710). Sono aumentate anche le infrazioni, dovute all’uso improprio dello smartphone. 65.104 quelle commesse nel 2017 per il mancato utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare. Il 7,1% in più rispetto al 2016. Nell’ultimo anno sono state quasi 150mila le contravvenzioni scattate per l’uso scorretto del telefonino.

Sono diversi gli studi che hanno esaminato gli effetti dell’utilizzo del cellulare o smartphone durante la guida ed emergono dati significativi. Scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione e a percorrere 300 metri senza guardare la strada. Fare un selfie distrae dalla guida per 14 secondi; per consultare un social network ci vogliono 20 secondi (a 100km/h significa percorrere cinque campi da calcio al buio). Il rischio di incidente per chi utilizza il cellulare o smartphone durante la guida è fino a 4 volte superiore rispetto a chi non ne fa uso. Inoltre i tempi di reazione di chi guida e contemporaneamente usa un dispositivo elettronico si riducono del 50%.

Per fermare il proprio veicolo mentre si sta parlando al telefono con il cellulare o smartphone in mano occorrono 39 metri a fronte di 8 se invece si usa auricolare o kit vivavoce (in sostanza 31 metri in più); usare un dispositivo elettronico abbassa la soglia di attenzione rendendola simile a quella di chi guida con un tasso alcolemico di 0,8 g/litro (il limite è 0,5). Per ora l’articolo 173 vieta di usare cellulari o smartphone alla guida, anche per mandare sms. Chi vìola queste disposizioni è soggetto a sanzione amministrativa da 161 a 646 euro e alla decurtazione di 5 punti patente.

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