GENOVA – Le macerie del ponte Morandi di Genova restituiscono altre quattro vittime. E’ stata trovata, infatti, l’auto su cui viaggiavano Cristian Cecala, la moglie Dawna e la piccola Kristal, 9 anni appena. Nel primo pomeriggio è stato rinvenuto anche il corpo dell’ultimo disperso, Mirko Vicini, dipendente dell’Amiu, 30 anni. Poi la tragedia è aggravata ulteriormente. E morto uno dei feriti ricoverati all’ospedale San Martino. E’ Marian Rosca, nato nel 1982, di origini romene. I morti sono 43.
Il ritrovamento tra le macerie
Il veicolo della famiglia Cecala è stato individuato dai vigili del fuoco. Immagine agghiacciante. L’auto era completamente schiacciata sotto un grosso blocco di cemento che faceva parte del pilone della struttura del ponte che ha improvvisamente ceduto poco prima di mezzogiorno del 14 agosto. Con il ritrovamento di Vicini la ricerca dei sopravvissuti è ufficialmente finita. Un cittadino tedesco dato tra i dispersi stamattina ha telefonato in Prefettura. E’ vivo e sta bene.
La rabbia delle famiglie delle vittime
Oggi è giornata di lutto nazionale. Si sono celebrati i funerali di Stato per le vittime del crollo del ponte. Una ventina le famiglie che hanno rifiutato di partecipare e hanno organizzato cerimonie private. Tra queste quelle dei quattro giovani di Torre del Greco morti in questa assurda tragedia, salutati ieri nella città del corallo da una folla commossa. E stamattina Casalnuovo darà l’ultimo saluto all’autotrasportatore Giovanni Sarnataro, mentre si terranno in Toscana i funerali di Stella Boccia, 23enne originaria di Somma Vesuviana, ennesima vittima del ponte maledetto.