MESTRE – Il Fisco non dà tregua. Che gli italiani fossero tra i popoli più tassati d’Europa, era cosa nota. E la Cgia l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre lo sottolinea con alcuni dati.
La spesa media
Ogni italiano versa mediamente al Fisco quasi 8.300 euro di tasse all’anno. Le più gravose sono l’Irpef e l’Iva che incidono sul gettito tributario totale, che nel 2017 è stato di 502,6 miliardi di euro, per oltre la metà: precisamente per il 55,4%.
I contributi previdenziali
Se alle tasse – spiegano – aggiungiamo anche i contributi previdenziali, il peso complessivo del fisco su ciascun italiano si aggira attorno ai 12.000 euro all’anno. Nel 2017 la pressione fiscale si è attestata al 42,5%.
La pressione fiscale sulle imprese
Già nello scorso mese di giugno la Cgia aveva mostrato i dati relativi alle tasse che gravano le imprese italiane che si aggira sui 101,1 miliardi di euro l’anno: un carico di imposte, tasse, tributi e contributi previdenziali da far tremare i polsi. Tra i principali paesi europei, solo l’Olanda (14,2%) registra una incidenza del prelievo fiscale riconducibile alle imprese sul gettito fiscale totale superiore alla nostra (14,1%). In Italia non è facile fare i conti col Fisco.
L’intervista
“Sebbene alle nostre imprese sia praticamente richiesto lo sforzo fiscale più oneroso d’Europa – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della la Cgia di Mestre Paolo Zabeo – lo Stato italiano continua a non agevolarne la crescita”. “Anzi, ricordo che il debito commerciale della nostra Pubblica amministrazione nei confronti dei propri fornitori è di 57 miliardi di euro”. “Una trentina ascrivibili ai ritardi nei pagamenti. Il peso economico dell’inefficienza burocratica della macchina pubblica sulle Pmi, invece, è di 31 miliardi e il deficit infrastrutturale, sia materiale che immateriale, grava sul sistema produttivo per almeno 40 miliardi di euro”. Nonostante le promesse, la pressione del Fisco non si è abbassata ancora.