Calcio Serie B, Balata: “Il format a 19 squadre? Aiuta il movimento, è giusto partire”

Ancora bufera sull'avvio del campionato cadetto

Foto LaPresse/Roberto Settonce . Mauro Balata

ROMA (LaPresse)“Io sono persona di dialogo, che ama il confronto. E questo deve essere basato sul rispetto reciproco e su argomenti, sul merito, su opinioni anche divergenti. Io rispetto le opinioni di tutti”. E’ l’opinione del presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, sul possibile sciopero dei giocatori del campionato per la questione del format a 19 squadre.

Il bilancio del presidente della Lega Serie B

“Non siamo certamente d’accordo con questa iniziativa. Riteniamo che quello che è accaduto, questa decisione assunta dalla federazione, che noi abbiamo recepito varando il calendario, sia a favore del movimento calcistico. E anche dei calciatori e di tutti i dipendenti della società, che spesso vengono abbandonati per strada”. 

Format a 19 squadre

“Perché non lasciare il campionato a 22 squadre con i ripescaggi? Questo non dipendeva da noi”, ha sottolineato ai microfoni di Radio anch’io Sport su Radiouno. “Siamo arrivati al 13 agosto dovendo iniziare il campionato il 24. E avendo 19 società con diritti legittimi che ci chiedevano di programmare la stagione, iniziare con le partite, garantire gli investimenti fatti da chi ha conquistato il diritto sul campo. Abbiamo registrato una serie di vicende di natura giustiziale – ha proseguito – che non ci hanno fatto capire se ci fossero ulteriori soggetti eventualmente legittimati a partecipare al campionato. In più ci sono state due delibere prese all’unanimità dall’assemblea”.

Il confronto di Balata con le società e l’Associazione calciatori

“A me risulta che tutte le società sono pronte e – ha continuato Balata – hanno interesse a scendere in campo. Sono unite e forti sulla nostra posizione, che d’altra parte ha avuto il conforto della Figc. C’era un problema, abbiamo dovuto inseguire e analizzare sino al 13 agosto, dopo due rinvii della presentazione del nostro calendario. E a quella data non avevamo ancora chiaro se ci fossero decisioni degli organi di giustizia che potessero indicarci la strada da percorrere”.

“Rispetto le opinioni dell’Associazione Calciatori, mi sono sentito più volte – ha spiegato il presidente della Lega B – con il presidente Tommasi e il vice Calcagno, ho chiesto loro di perseguire istanze che noi portiamo avanti di rinnovamento e riforma, non soltanto in relazione ai problemi di natura economico-finanziaria che comunque ci sono e devono essere risolti”.

 

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