MOSCA (Russia) (LaPresse/AFP) – Ucraina, 10 arresti a Mosca alla manifestazione pro Sentsov. Dieci persone sono state arrestate ieri a Mosca. Durante una manifestazione per il rilascio del regista ucraino Oleg Sentsov. Rinchiuso in una prigione nel nord della Russia. Dove sconta una condanna a 20 anni per terrorismo. Lo riferisce l’osservatorio indipendente russo OVD. Proprio ieri ricorreva il centesimo giorno dello sciopero della fame intrapreso da Sentsov. Che si è sempre dichiarato innocente e ha chiesto la liberazione di tutti i prigionieri politici in Russia. Anche le autorità di Kiev hanno ripetutamente invocato il rilascio del cineasta. Come ribadito dalla portavoce del ministero degli Esteri Mariana Betsa. Che in un tweet ha esortato i partner dell’Ucraina e le organizzazione internazionali ad aumentare la pressione su Mosca per il rilascio di Sentsov. Ma anche di tutti i prigionieri politici ucraini detenuti in Russia.
Ucraina, 10 arresti a Mosca alla manifestazione pro Sentsov
Ieri durante la dimostrazione a sostegno del regista, che si è svolta di fronte all’ambasciata russa a Kiev, la cugina di Sentsov Natalia Kaplanha ha dichiarato che Oleg “tiene duro, non ha intenzione di interrompere lo sciopero della fame, né di chiedere la grazia a Putin”. Kaplanha settimana scorsa aveva lanciato l’allarme per il peggioramento delle condizioni di salute del regista, descritto come debole, con un rallentamento del battito cardiaco e sfiduciato dal punto di vista psicologico. La rappresentante per i diritti umani del Cremlino Tatiana Moskalokova ha fatto sapere invece che il pool di medici che ha visitato nei giorni scorsi il 42enne in carcere ha trovato le sue condizioni “soddisfacenti”. “Si alza , si muove e riceve un’alimentazione speciale”, ha aggiunto.
Il caso di Sentsov ha dato vita a un movimento d’opinione a livello internazionale, che chiede la sua liberazione. Il quotidiano francese Le Monde ha lanciato un appello firmato da decine di personalità del mondo della cultura. Registi e produttori della Repubblica ceca hanno dato vita ad uno sciopero della fame a rotazione in segno di solidarietà con il collega ucraino, e anche vari noti esponenti del cinema mondiale si sono mobilitati. Allo stesso modo lo hanno vari Paesi, tra cui ieri la portavoce del dipartimento di Stato statunitense, Heather Nauert, che si è detta profondamente “preoccupata per il peggioramento delle condizioni di salute di Sentsov”, rinnovando la richiesta al Cremlino “per l’immediato rilascio del regista e di tutti i cittadini ucraini imprigionati illegalmente in Russia e nella penisola della Crimea”.