GENOVA (LaPresse) – Ha superato in pochi giorni le 75 mila firme la petizione indetta sulla piattaforma change.Org con cui i cittadini chiedono, dopo la tragedia del ponte di Genova in cui hanno perso la vita 43 persone, il subentro statale in Autostrade per l’Italia.
Boom di firme per la petizione
Per il promotore della petizione, il genovese Mirko Bertoldi, “l’obiettivo non è una caccia alle streghe, ma risolvere ciò che non va. Non piangere per sette giorni e poi dimenticare”. “Ogni giorno paghiamo cifre esorbitanti per pedaggi – sostiene Bertoldi – ricevendo un servizio pessimo. Ora addirittura si muore perché, nonostante incassi miliardari, ponti e viadotti crollano. E’ ora di dire basta!”
La richiesta dei cittadini per imparare dalla tragedia di Genova
Con la petizione, online dal giorno successivo al crollo del ponte Morandi, si chiede una gestione trasparente della rete autostradale e un cambio del quadro societario di Autostrade per l’Italia S.p.A., attraverso gli strumenti dell’annullamento governativo della concessione ancor prima della revoca.
Oltre a queste richieste, i cittadini propongono di adottare il modello svizzero, con una vignetta per cui si paga un abbonamento che garantisce un introito fisso per ammodernare e ristrutturare tratti pericolosi ma anche utile al risparmio di code e costi grazie all’eliminazione dei caselli autostradali.
Indignati e veementi i commenti dei sottoscrittori della petizione contro la società.