MILANO – Tempo una settimana, poco più, e prenderà ufficialmente il via la Uefa Nations League. La neonata competizione coinvolgerà tutte le squadre d’Europa, con una formula innovativa e stimolante che peserà anche nell’ottica delle qualificazioni all’Europeo. Per l’Italia di Roberto Mancini, l’esordio è fissato a venerdì 7 settembre contro la Polonia. Si giocherà al Dall’Ara di Bologna. Tre giorni dopo gli azzurri saranno di scena a Lisbona per affrontare il Portogallo.
Nations League, 55 squadre al via. Il ranking Uefa determina le 4 leghe
Il format Nations League prevede la suddivisione delle 55 squadre partecipanti in 4 leghe, in base al ranking Uefa. All’interno di ciascuna lega, poi, le squadre sono suddivise in tre fasce (per le leghe A e B) o quattro fasce (Leghe C e D). Le compagini si affronteranno due volte, in gare di andata e ritorno, in ciascun raggruppamento di ogni lega. La classifica finale determinerà chi potrà accedere agli spareggi per Euro 2020, ovvero la prima di ogni girone. Che, tralasciando il caso della Lega A, guadagnerà anche la promozione alla lega superiore. Ragionamento identico, ma inverso nella sostanza, per l’ultima classificata di ogni raggruppamento.
Quattro posti in palio per Euro 2020. E spariscono le amichevoli ‘inutili’
Le 16 squadre che si qualificheranno alla fase finale della Nations League si affronteranno in semifinali e finali. Le gare prevederanno incroci tra le appartenenti alla stella lega. Le 4 squadre che si aggiudicheranno le rispettive finali, guadagneranno il pass per Euro 2020. Due i grandi cambiamenti rispetto al passato. Il primo riguarda le amichevoli tra Nazionali che verranno ridotte all’osso. Il secondo, forse più importante, è relativo al criterio di qualificazione agli spareggi per l’Europeo. Non vi accederanno più le terze classificate dei gironi eliminatori, ma appunto le 16 vincitrici dei raggruppamenti della Nations League.
Lega A
Gruppo 1: Olanda, Francia, Germania
Gruppo 2: Islanda, Svizzera, Belgio
Gruppo 3: Polonia, Italia, Portogallo
Gruppo 4: Croazia, Inghilterra, Spagna
Lega B
Gruppo 1: Repubblica Ceca, Ucraina, Slovacchia
Gruppo 2: Turchia, Svezia, Russia
Gruppo 3: Irlanda del Nord, Bosnia, Austria
Gruppo 4: Danimarca, Eire, Galles
Lega C
Gruppo 1: Israele, Albania, Scozia
Gruppo 2: Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria
Gruppo 3: Cipro, Bulgaria, Norvegia, Slovenia
Gruppo 4: Lituania, Montenegro, Serbia, Romania
Lega D
Gruppo 1: Georgia, Lettonia, Kazakhstan, Andorra
Gruppo 2: Bielorussia, Lussemburgo, Moldova, San Marino
Gruppo 3: Azerbaijan, Bielorussia, Malta, Kosovo
Gruppo 4: Macedonia, Armenia, Liechenstein, Gibilterra