Gentiloni: “Il Pd è in piedi e ha la schiena dritta

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Paolo Gentiloni

Roma – La sfida del Pd sta tutta in quell’abbraccio fra Paolo Gentiloni, Pepe Mujica, Antonio Costa e Maurizio Martina sul palco della festa nazionale dell’Unità a Ravenna.

I quattro leader si sono incrociati, applauditi – finalmente – da una platea giovane

Dignità umana, sobrietà, coerenza tra valori proclamati e stili di vita sono parole che hanno scaldato i cuori Dem. E, se il battimani può essere considerato termometro dell’indice di gradimento politico, a giudicare dall’ovazione salita dal pubblico, forse questa volta si può dire che il Pd ha imboccato la strada giusta per “risintonizzarsi” con il suo popolo.

Occorre impegnarsi in una grande battaglia su valori e principi

Il congresso è ancora una data da definirsi, ma l’elettorato ha bisogno di idee più che di nomi. E il Pd guarda a sinistra, al Portogallo di Costa e all’Uruguay di Mujica, per riscoprire le proprie radici e per far fronte comune contro l’avanzare del nazionalismo. “Occorre impegnarsi in una grande battaglia non solo sui programmi ma su valori e principi“, avverte il segretario Martina. La linea è tesa tra passato e futuro, fra Italia ed Europa. Per far fronte a una fase “complicata” come questa “è fondamentale trovare nuove ispirazioni” tanto quanto “avere delle radici”.

La battaglia è in chiave sia nazionale sia europea, in vista delle elezioni del 2019

A chi ne pronostica la fine prematura, Gentiloni replica: “Il Pd è in piedi, ha la schiena dritta e questo governo avrà un’opposizione seria”. Da Ravenna parte anche simbolicamente la risposta a quella foto di Milano che ritrae Orban e Salvini insieme.  “Noi vogliamo cambiare l’Europa. Un’Europa diversa sarà un’Europa più forte in cui non ci sarà diritto di cittadinanza per Salvini e Orban“, secondo l’intendere dell’ex premier.

Fronte comune al di là della famiglia socialista

E Costa raccoglie l’appello citando Tsipras e Macron. Doppia la strada da percorrere per la ‘ripartenza’, che passa inevitabilmente anche attraverso un percorso di avvicinamento ai disagi della società. “Ripartiamo dai bisogni delle persone che vogliamo rappresentare. Ascoltiamoli e stiamogli fianco a fianco”, dice Martina, fresco di maratona tra i luoghi simbolo di Genova, Catania, Amatrice e Taranto.

Il Pd si prepara alla sfida congressuale e alle Europee

Il Pd non esclude la possibilità di elezioni anticipate, considerati gli scricchiolii nella maggioranza del governo M5S-Lega. “Dobbiamo essere pronti, rapidamente, con la testa alta e la schiena dritta. Il Pd dev’essere pronto con i suoi alleati“, avverte l’ex premier Gentiloni e in merito al congresso aggiunge che “va fatto quanto prima, anche il segretario Martina è d’accordo”.

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