ROMA (LaPresse) – Renato Brunetta all’attacco: “Governo incapace di intendere e volere”. “In Italia, oggi, ci sono almeno tre governi. C’è quello di Salvini, che anche se con qualche forzatura sta tendendo la barra dritta su un tema cruciale come l’immigrazione, c’è il governo della follia e dell’improntitudine di Di Maio, e poi per fortuna c’è il governo di persone competenti e credibili come Moavero e Tria. Non ho potuto citare il governo del presidente del consiglio perché al momento non c’è un presidente del consiglio, che ora però può assumere la leadership che rivendica”.
Così il deputato e responsabile economico di Forza Italia Renato Brunetta, in un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’. “Come assumere questa leadership? Anticipando con Tria ai primissimi giorni di settembre la Nadef con un deficit credibile, che significa più vicino all’1% che all’1,5%. Qualunque numero più alto diventa il catalizzatore della crisi, non tanto per la Ue ma per i mercati. Gli operatori economici sono entità semplici e razionali, e se le notizie non sono positive l’ordine sarà quello di vendere.
Renato Brunetta all’attacco: “Governo incapace di intendere e volere”
I rating non sono il giudizio di Dio, ma sono notizie che vanno su tutti i desk degli investitori. Per anticipare la Nadef, però, occorre una sintesi nel governo. Missione impossibile, perché la maggioranza non si è presentata così alle elezioni e il contratto è solo la sommatoria di posizioni divergenti. Ma con la sommatoria il deficit arriva al 6%, per cui è un governo incapace di intendere e di volere in modo razionale”.
“Conte e Tria si assumano la responsabilità di salvare il Paese con una Nadef seria e rigorosa, che potrebbe avere il nostro appoggio. Il governo ha sbagliato tutto. Con il centrodestra avremmo fatto un decreto a giugno con uno shock fiscale immediato, una Flat Tax coperta dal taglio alle tax expenditures, per dare a imprese e famiglie uno spazio per investimenti e consumi. C’era bisogno di combattere subito i segni di rallentamento già evidenti, e che avranno un effetto trascinamento grave sul 2019. Ma questa è un’altra storia; o, meglio, un altro governo”, ha aggiunto.