NOTO – Ha pronunciato il suo ‘Si, lo voglio’ la coppia più social del momento: l’influencer Chiara Ferragni ed il rapper Fedez, all’anagrafe Federico Lucia, sono marito e moglie.
Matrimonio ‘reale’
Un matrimonio considerato ‘reale’ quello dei #TheFerragnez anche se nelle vene di nessuno dei due scorre sangue blu. E’ pur vero che l’abito di lei ha ricordato quello della principessa Grace Kelly. Chiara ha vestito un abito bianco, con bustino di pizzo – a mezzo collo – tutto ricamato, con spacco e un lungo strascico. Il velo le ha coperto il viso lungo il percorso sotto braccio del papà Marco mentre raggiungeva Fedez, in abito blu e camicia bianca ma senza cravatta o papillon e con ai piedi il mocassino. Lei in Dior e lui in Versace come Leone, il principino di Chiara e Fedez, nato lo scorso marzo, che indossava una salopette con camicia bianca che richiamavano i colori dell’abito del papà. Le cinque damigelle invece erano in rosa, hanno vestito abiti di Alberta Ferretti.
Il ‘sì’ davanti a 150 invitati
Il rito civile, celebrato dal sindaco Corrado Bonfanti, si è svolto nell’ottocentesca Dimora delle Balze, a Noto, in Sicilia. Un casale del 1800 trasformato in pieno stile Coachella e con tanto di ruota panoramica per chi non era tra i 150 invitati. Emozionanti le promesse, dove gli sposini hanno ripercorso la loro storia, e lo scambio degli anelli in oro giallo. E dopo il sì un lungo bacio, fuochi d’artificio e l’abbraccio al piccolo Leo. E’ partita così la lunga notte di festa.
L’allestimento del “Royal Wedding Italiano” è principesco. L’eleganza delle rose e gli abbinamenti dei colori hanno evitato che l’estrosità e il ‘troppo’ diventasse kitsch. Le rose bianche e rosa cipria e le candele dorate hanno riprodotto un giardino incantato nella dimora del 1880.
Wedding social
Il matrimonio della coppia più social del momento ovviamente non poteva non essere social, milioni di visualizzazioni per le loro ‘stories’. Non è andata altrettanto bene invece la raccolta fondi per aiutare i followers più bisognosi della coppia. La raccolta si è fermata a circa 22mila euro quando l’obiettivo era 50mila.
