New York (LaPresse) – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto la fine delle violenze in Libia. In conformità con l’accordo di cessate il fuoco negoziato dall’Onu. Secondo un bilancio del Ministero della Salute libico, almeno 39 persone sono state uccise e circa 100 ferite in cinque giorni di scontri tra milizie rivali scoppiati lunedì nei sobborghi a sud di Tripoli. Guterres “condanna la continua escalation di violenze nella capitale della Libia. Ed in particolare, l’uso da parte di gruppi armati di bombardamenti indiscriminati. Che portano alla morte e al ferimento di civili, compresi bambini”, si legge in una nota.
Invito di cessare le ostilità a tutte le milizie da parte del segretario generale dell’Onu
Il segretario generale “invita tutte le parti a cessare immediatamente le ostilità. E ad attenersi all’accordo di cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite e dai Comitati di riconciliazione”. In una dichiarazione congiunta, Gran Bretagna, Francia, Italia e Stati Uniti hanno avvertito che “coloro che mettono a rischio la sicurezza a Tripoli o altrove in Libia che saranno ritenuti responsabili di tali azioni”. La capitale libica è stata al centro di una battaglia per l’influenza tra gruppi armati dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi nel 2011.