MILANO – Sono migliaia di miliardi che ogni anno le ricerche effettuate su Google di cui oltre la metà sono da dispositivi mobili. Sono i dati che la stessa società diffonde in occasione dei suoi ‘primi’ 20 anni di vita. Il nome è ispirato a googol, termine che fa riferimento ad un numero formato da 1 e da 100 zeri.
La data di fondazione
Fu fondata infatti il 4 settembre del 1998, ma era il 1995 quando Larry Page e Sergey Brin, entrambi dottorandi alla Stanford University, in California, avviarono un progetto di ricerca orientato alla comprensione dei modelli matematici e della struttura di link del web.
Il suo raggio d’azione
Nel corso degli anni il suo raggio d’azione si è allargato a più settori: dalla gestione degli annunci pubblicitari all’editoria, dalle mappe ai video con YouTube, dai programmi per navigare online con Chrome, al sistema operativo per dispositivi mobili Android che ha tagliato il traguardo dei 2 miliardi di dispositivi attivati nel mondo.
L’evoluzione
In questi anni la ricerca si è evoluta da pochi collegamenti al Knowledge Graph, la ricerca semantica introdotta nel 2012 che associa più di 1 miliardo di persone, luoghi e cose nel mondo reale, insieme ad oltre 70 miliardi di fatti che li riguardano. Inoltre, il completamento automatico nella ricerca riduce la digitazione in media del 25%.
Il risparmio
Cumulativamente, si stima che Google consente di risparmiare oltre 200 anni di battitura al giorno. Se la fondazione della società risale al 4 settembre 1998, Google festeggia ufficialmente il suo compleanno il 27 settembre, giorno in cui il motore di ricerca ha superato il record di contenuti indicizzati.
Il ‘no’ alle pubblicità
Gli ideatori erano partiti dal concetto ‘Don’t be evil’ e dal non volere la pubblicità. Ma gli anni si fanno sentire per tutti, anche per Google che ne compie venti.
Le sanzioni
Google è diventato il motore di ricerca più popolare, ha lanciato il sistema operativo Android più diffuso al mondo e sta spingendo sull’Intelligenza Artificiale. Ma ha dovuto affrontare anche polemiche per la privacy, maxi multe dall’Europa, contestazioni interne dei dipendenti per progetti giudicati non etici e di recente le pesanti invettive di Donald Trump. Di recente Google è stato multato per abuso di posizione dominante di Android, la Commissione europea ha inflitto alla società una maximulta da 4,3 miliardi di euro, la più alta mai imposta ad un’azienda.