Francia, crolla la popolarità di Macron: via il secondo ministro, è mini-rimpasto

Il consenso del leader francese si limita al 31%, in caduta libera di 10 punti rispetto a luglio

French President Emmanuel Macron addresses a press conference at the conclusion of the G7 Summit on June 9, 2018 in La Malbaie, Canada. The leaders of the G7 failed to heal a tariff dispute that has pushed them to the brink of trade war, as Donald Trump quit their summit early and warned Canada, Japan and Europe that "the gig is up." / AFP PHOTO / Ludovic MARIN

PARIGI (LaPresse/AFP) – L’atteso rimpasto della squadra di Emmanuel Macron è arrivato. A scatenarlo le dimissioni del popolare Nicolas Hulot da ministro dell’Ambiente dello scorso 28 agosto. Ma mentre il presidente si preparava ad annunciare le novità una nuova tegola si è abbattuta su di lui. L’addio a sorpresa della ministra dello Sport Laura Flessel, ex campionessa di scherma. Il tutto nel giorno in cui un sondaggio Ifop rivela per Macron il livello di gradimento più basso da quando è arrivato all’Eliseo nel 2017. Il consenso per lui si limita al 31%, in caduta libera di 10 punti rispetto a luglio.

Le sostituzioni del presidente Macron

Macron si è limitato a una sostituzione posto per posto. Il presidente dell’Assemblea nazionale François de Rugy al posto di Hulot all’Ecologia e la ex campionessa di nuoto Roxana Maracineanu al posto di Flessel allo Sport. Per il presidente si tratta di un doppio colpo duro, visto che a lasciare sono stati due volti giunti in politica direttamente dalla società civile. Star della tv e personaggio ‘verde’ Hulot, amata campionessa che supervisionava i preparativi per le Olimpiadi 2024 di Parigi Flessel.

Quanto ai nuovi arrivati nella squadra, François de Rugy è un uomo dalla lunga esperienza politica, ex quadro del partito ecologista e riformista poi avvicinatosi al partito di Macron. Mentre Roxana Maracineanu, 43 anni, nata in Romania, ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Sydney del 2000 ed è stata campionessa del mondo dei 200 metri dorso nel 1998.

Le motivazioni dei dimissionari

Se Hulot aveva motivato la sua scelta dicendo di sentirsi “del tutto solo” sulle questioni ambientali in un governo che è impegnato per lo stesso modello economico “che è la causa di tutti i problemi”, diversamente Flessel ha parlato di “ragioni personali”. “Dopo 16 mesi appassionanti alla guida del ministero dello Sport, ho preso la decisione di lasciare il governo per ragioni personali”, ha dichiarato. Nessun riferimento, insomma, alle preoccupazioni di budget del movimento sportivo francese, solo un anno dopo l’assegnazione a Parigi dei Giochi Olimpici del 2024. Ma una fonte vicina al dossier riferisce ad AFP che l’addio è legato alla “situazione fiscale” della ministra.

Il rimpasto e lo scandalo legato all’ex guardia del corpo

Quando fai il presidente “ci sono alcuni giorni che sono più facili di altri”, ha riconosciuto Macron durante una visita a Laval per il rientro a scuola lunedì. Il rimpasto, d’altra parte, il capo dello Stato si è trovato a doverlo affrontare dopo lo scossone arrivato prima delle vacanze con lo scandalo legato alla sua ex guardia del corpo Alexandre Benalla, filmata mentre picchiava dei manifestanti al corteo del 1° maggio. Quello scandalo aveva già portato una batosta nei sondaggi. “Dall’estate il governo è sulla difensiva, non più in offensiva”. Ed “è come guidare una bicicletta: quando smetti di pedalare cadi”, spiega l’analista Jerome Fourquet di Ifop.

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