Milano (LaPresse) – La sentenza del Riesame di Genova sui fondi della Lega? “Oggi ho una riunione sui temi economici a Palazzo Chigi, poi sono al Viminale e ho una conferenza stampa per ‘Scuole sicure’. È l’ultima delle mie preoccupazioni. Facciano come credono, mi interessa più l’appoggio popolare. Io seguo con curiosità ma senza ansia”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, leader del partito di via Bellerio, intervistato a ‘Radio anch’io’ su Rai Radio1. A chi gli chiedeva se cambierà nome al partito, Salvini ha risposto: “Io non cambio nomi, simboli, partiti in base alla sentenza di un giudice”. Resterà la parola Lega? “Assolutamente sì. Le sembra normale sequestrare quello che gli italiani ci donano per un eventuale uso non corretto 300mila euro, dieci anni fa. L’unico precedente simile in Turchia. Bene, prendimi 300mila euro, te li do io domani mattina”, ha concluso Salvini.
Lega, Salvini: “Non cambio il nome del partito in base alla sentenza di un giudice”
Salvini esprime il proprio pensiero sul Daspo per i corrotti
Il Daspo a vita per i corrotti? “Stiamo leggendo e rileggendo quel disegno di legge, perché la lotta senza quartiere alla corruzione è una priorità. Anche la lotta alle mafie è una priorità e contro le mafie ci sarà una stretta nel pacchetto sicurezza a cui sto lavorando. Ma bisogna stare attenti a garantire il fatto che fino al terzo grado di giudizio si è innocenti, i processi sommari non sono da Paese civile”. Così si esprime il vicepremier e ministro dell’Interno. Comunque, “chi corrompe nella pubblica amministrazione deve pagare di più perché lo fa a spese degli italiani”.