MILANO (LaPresse) – È stato messo in quarantena al suo arrivo all’aeroporto Jfk di New York un volo Emirates proveniente da Dubai, a bordo del quale diversi passeggeri si sono sentiti male durante la traversata. Inizialmente l’emittente Nbc New York aveva parlato di fino a 100 passeggeri colti da malore, ma su Twitter la compagnia aerea ha confermato il malore solo per 10 passeggeri. I sintomi principali: febbre e tosse. In totale, secondo Abc News, a bordo viaggiavano 521 persone.
Sotto osservazione il volo Emirates proveniente da Dubai
“Emirates può confermare che circa 10 passeggeri sul volo EK203 da Dubai a New York si sono sentiti male. All’arrivo, come precauzione, sono stati assistiti dalle autorità sanitarie locali. Tutti gli altri verranno fatti sbarcare a breve”. Lo ha scritto Emirates su Twitter, aggiungendo che “la sicurezza e la cura dei clienti è la nostra prima priorità”.
I passeggeri hanno fatto scalo a New York
L’aereo superjumbo è arrivato nello scalo di New York Jfk questa mattina alle 9.10 ora locale, dopo avere dichiarato emergenza medica. È stato mantenuto in una zona isolata dello scalo, in modo da consentire le ispezioni di Port Authority e personale sanitario del Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Senza usare il termine “quarantena”, la Port Authority che si occupa degli aeroporti di New York ha confermato che l’aereo era stato portato “a distanza dal terminal”.
I sintomi
Secondo informazioni preliminari citate da Abc News, due passeggeri uomini hanno febbre, mentre altri tossiscono ininterrottamente. E la stessa emittente riporta che si indaga sull’influenza come possibile causa: “Il volo è partito da Dubai e si è fermato a La Mecca, dove c’è un’epidemia di influenza. Secondo le prime indicazioni questa è una POSSIBILITA'”, ha scritto su Twitter Eric Phillips, addetto stampa del sindaco di New York Bill DeBlasio.
A La Mecca dal 19 agosto circa 2,4 milioni di fedeli hanno partecipato al pellegrinaggio annuale previsto dall’islam. Il personale sanitario sta visitando i passeggeri uno per uno in modo da decidere se farli sbarcare o meno: secondo Phillips, alle 11.30 ora locale erano sbarcati circa 250 passeggeri.