ROMA (LaPresse) – “Non è un caso che le maggiori minacce alla sicurezza interna e molti dei comportamenti criminosi nascano soprattutto da fattori di rischio presenti nelle nostre società. Le diseguaglianze, la marginalizzazione, il disagio economico e sociale, il senso di esclusione, il razzismo. A dimostrazione del fatto che la sicurezza è un concetto quasi ‘residuale’. Che dipende da quanto lo Stato sia in grado di rimuovere gli ostacoli al godimento effettivo dei diritti e delle libertà”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, in Canada. In occasione della riunione dei presidenti delle Camere basse.
Integrazione, sicurezza e inclusione: le priorità di Fico
“Ciò significa che, per perseguire la sicurezza dobbiamo privilegiare la prevenzione, la coesione e la responsabilizzazione sociale. I processi di integrazione, inclusione reinserimento e deradicalizzazione delle persone considerate a rischio”, ha aggiunto.
“Perché la sicurezza è un qualcosa che va costruito giorno dopo giorno. Attraverso un’azione ramificata dello Stato in numerosi e diversi ambiti. Costruiamo sicurezza quando investiamo con convinzione e in modo lungimirante in cultura e istruzione – prosegue la terza carica dello Stato –. Perché quando combattiamo la dispersione scolastica, assicuriamo una formazione di qualità, rendiamo le nostre scuole luoghi di dialogo, incontro e crescita, favoriamo processi di coesione e armonia sociale”.
Le dichiarazioni del presidente della Camera al G7
“Costruiamo sicurezza quando mettiamo in campo tutte le misure necessarie per garantire a tutti condizioni di vita dignitose”, ha detto ancora Fico. “Costruiamo sicurezza quando le nostre società, le nostre politiche, permettono ai cittadini di avere fiducia nelle istituzioni e nel futuro. E quando ognuno sente di avere la possibilità di esprimere il meglio di sé. Contribuendo così al benessere dell’intera comunità. Costruiamo sicurezza quando facciamo in modo che la rassegnazione ceda il passo alla speranza”.
No alla sospensione dello Spazio Schengen
Rispetto “alla proposta di estendere i periodi di sospensione del normale funzionamento dello Spazio Schengen e, in particolare, del ripristino dei controlli alle frontiere interne”, per Fico, “compromettere la libera circolazione delle persone, una delle prime acquisizioni non meramente economiche del processo di integrazione, sarebbe un segnale grave. Soprattutto per i nostri cittadini. E un passo verso la disgregazione dell’Unione”.
“Credo che sia invece prioritario nella lotta al terrorismo un migliore coordinamento. A livello internazionale ed europeo tra i servizi di intelligence nazionali. Superando le lacune messe tragicamente in evidenza in numerosi casi”, ha aggiunto. “Così come considero evidente l’urgenza di approvare provvedimenti. A tutti i livelli appropriati. E volti a ridurre la capacità delle organizzazioni terroristiche e della criminalità organizzata di finanziarsi. Stabilendo regole comuni rigorose per i controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dall’Ue. Sul riciclaggio e sulla confisca”, ha sottolineato la terza carica dello Stato.