BARI – Il dibattito sulle chiusure domenicali delle attività commerciali approda anche alla Fiera del Levante. A intervenire sulla questione è il ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio. “La proposta che abbiamo è di non bloccare le aperture domenicali nelle città turistiche”. Neanche ventiquattro ore prima lo stesso vice premier Luigi Di Maio annunciava alla stessa platea della Fiera l’approvazione della legge. Prevista l’imposizione dello stop nei fine settimana e nei festivi a centri commerciali, con delle turnazioni e l’orario che non sarà più liberalizzato.
“Il turismo non va bloccato”
Centinaio è chiaro. “Non posso pensare che in una realtà turistica – ha spiegato – si blocchi tutto la domenica. allora facciamo un ragionamento per cui c’è un giorno a settimana di chiusura. Che non sia necessariamente la domenica. Perché altrimenti blocchiamo il turismo nel nostro Paese”. La legge permetterebbe all’Italia di allinearsi al modello europeo. Non ha incontrato l’approvazione di tutti i settori implicati.
Conad: “Torneremo indietro di anni”
C’è chi come la catena di supermercati Conad, ad esempio, fa sapere di essere contrario alle chiusure domenicali. “Torneremmo indietro di 7 anni”, ha detto Ivano Ferrarini. Il direttore generale dell’area Centro Nord fa riferimento all’accordo stretto 7 anni fa. Nel Reggiano, evidenzia Ferrarini, si rischierebbe una catastrofe di tagli.
Brunetta: “La follia di invidia sociale”
Questioni di libertà, per il deputato di Forza Italia, Renato Brunetta. “La proposta di Di Maio, in cui vedo un pizzico di invidia sociale, mi sembra una vera follia. Farebbe perdere 200-300mila posti di lavoro, soprattutto tra i giovani. Farebbe collassare centinaia di miliardi di investimenti in strutture distributive”, ha sentenziato il forzista.