MOSCA (Russia) (LaPresse/AFP) – Avvelenamenti Gb, il Cremlino: “Assurdo accusarci di mentire”. “Accusare la Russia di mentire, dopo le dichiarazioni dei due cittadini russi, è assurdo”. Lo ha affermato infatti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Riferendosi all’intervista rilasciata dai due uomini che Londra considera sospettati dell’avvelenamento della ex spia russa Sergey Skripal e della figlia Yulia. I due in un’intervista hanno negato ogni coinvolgimento dicendo di aver visitato Salisbury a marzo per motivi di turismo. “Sono semplici cittadini. Non hanno nulla a che fare con lo Stato russo”, ha detto Peskov, aggiungendo di non aver visto l’intervista e di non credere che Putin l’abbia a sua volta vista tutta. Un portavoce della premier britannica Theresa May ha detto che l’intervista contiene “bugie ed evidenti falsità”, definendola “un insulto all’intelligenca pubblica”.
Avvelenamenti, le dichiarazioni del Cremlino
Peskov ha sottolineato che la posizione di Mosca sui fatti non cambia e che la Russia “considera inaccettabile qualsiasi associazione tra la leadership russa e lo Stato russo e ciò che è accaduto a Salisbury”. Non ha poi confermato se la Russia consentirà agli investigatori britannici d’interrogare i sospettati, se Londra lo chiedesse. I due uomini, ha affermato, “non hanno violato alcuna legge in Russia e non siamo ufficialmente a conoscenza di violazioni altrove nel mondo”.