Roma (LaPresse) – “Oggi sono a Savona per il processo nei confronti di Matteo Camiciottoli, il Sindaco della Lega che circa un anno fa mi aveva augurato di essere stuprata per farmi ‘tornare il sorriso’. Non è facile per una donna sentirsi dire certe cose e non è stato facile per mia figlia sapere che qualcuno vorrebbe che sua madre venisse violentata”. Così l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.
Tanto si parlò delle vergognose parole del sindaco della Lega che augurò lo stupro all’ex presidente della Camera. Il caso è arrivato in tribunale, a seguito della denuncia della Boldrini
“Qualche giorno fa Matteo Salvini mi ha chiesto pubblicamente di condannare le minacce di morte che aveva ricevuto a Milano durante una manifestazione di piazza. E io l’ho fatto – ricorda Boldrini – perché sono convinta che il dibattito politico non possa essere dominato dall’odio e dalla violenza. Adesso sono io che chiedo a Salvini di prendere pubblicamente posizione sulle dichiarazioni del sindaco del partito di cui lui è segretario. Cosa pensa delle affermazioni di Camiciottoli che investono non solo la mia dimensione privata ma la condizione di tutte le persone, in particolare le donne, che subiscono insulti, minacce e volgarità di ogni genere?”, conclude.