MILANO – Due dati oggi vanno evidenziati: il calo di Piazza Affari a fine mattinata e quello della produzione nelle costruzioni. Piazza Affari, dunque, gira in calo (-0,35%) con lo spread in risalita oltre quota 234 punti secondo la piattaforma Bloomberg. Un dato che penalizza Intesa (-0,65%), che si sgonfia insieme a Unicredit (-0,2%).
Corre invece Stm (+1,8%), insieme ai rivali europei, mentre Fca (+1,7%) è spinta dai dati sulle vendite di auto in Europa in luglio. Si conferma positiva Carige (+1,15%) alla vigilia dell’assemblea che rinnoverà il Cda, mentre le prese di beneficio colpiscono Prysmian (-1,76%) dopo il balzo di oltre il 5% di ieri a seguito di conti semestrali migliori delle attese. Accelera invece Astaldi (+11,4%), che ha ceduto la propria quota nell’Ospedale di Mestre. Bene Ovs (+3,15%) e Banca Ifis (+2,3%), giù Fiera Milano (-3,5%).
Borse europee
Parigi cede lo 0,02% a 5.362 punti e Francoforte guadagna lo 0,09% a 12.175 punti. Più vivace Londra, in rialzo dello 0,22% a 7.316 punti.
Contrastate, con Milano (-0,5%) e Madrid (-0,2%) deboli a differenza di Francoforte (+0,11%), Parigi (+0,2%) e Londra (+0,28%) in lieve rialzo, pur con i futures Usa incerti. In rialzo le richieste settimanali di mutui Usa (+1,6%) a fronte del calo del mese prima (-1,8%), previste in calo le partite correnti del secondo trimestre, mentre dovrebbero salire le costruzioni di case nuove.
Prosegue la corsa dei titoli automobilistici dopo le immatricolazioni di auto in Europa, con progressi per Renault (+1,85%), Peugeot (+1,76%) e Fca (+1,41%). Acquisti sugli estrattivo-minerari Linde (+6,75%), Kaz (+4,5%) e Anglo American (+3,1%), favorite dal prezzo dei metalli, mentre il calo del greggio a 69,8 dollari frena Eni (-0,64%), Total (-0,22%) e Tullow (-0,04%). Effetto conti su Kingfisher (-3,22%), titolare della catena Castorama, mentre Iliad (-2,93%) sconta il taglio del prezzo obiettivo di Morgan Stanley. Giù Banco Bpm (-1,2%) con lo spread Btp/Bund in rialzo sopra i 234 punti.
Istat: calo indice produzione nelle costruzioni
Dopo l’aumento di giugno, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisce dello 0,6% a luglio 2018 rispetto al mese precedente e, nell’analisi dell’Istat, “sembra confermare, sul piano congiunturale, un andamento altalenante”. Su base annua, invece, sia l’indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di luglio 2017), sia l’indice grezzo registrano un aumento, rispettivamente del 2,6% e del 6,2%. “La variabilità dell’indice mensile che ha contrassegnato finora il 2018 sembra inscriversi in un quadro di lieve ripresa a partire dal secondo trimestre dell’anno”, commenta l’istituto di statistica. Nel confronto con i primi sette mesi del 2017, l’indice della produzione nelle costruzioni mostra una crescita tendenziale dell’ 1,3%.