WASHINGTON (LaPresse/AFP) – Gli immigrati che negli Stati Uniti ottengono aiuti pubblici, come per il cibo o l’alloggio, potrebbero non ottenere più la Green card. Secondo una nuova proposta dell’amministrazione Trump.
L’obiettivo del presidente Trump
Per il presidente americano, la promessa di diminuire l’immigrazione è stata uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale per conquistare la Casa Bianca. Il dipartimento di Sicurezza interna ha fatto sapere che, secondo la proposta, essere stato o essere destinatario di alcuni aiuti pubblici sarebbe considerato come “fattore pesantemente negativo” nella valutazione della richiesta di un permesso di residenza.
“Questa proposta regola applicherà una legge passata al Congresso, intesa a promuovere i migranti autosufficienti e proteggere le finite risorse garantendo che i migranti non diventino un fardello per i contribuenti americani”. Lo ha detto la segretaria alla Sicurezza interna, Kirstjen Nielsen.
L’introduzione della Green card
Agli immigrati che chiedono la Green card è già richiesto di provare che non diventeranno un cosiddetto “carico pubblico”. Con la valutazione degli aiuti ricevuti in liquidità. Ma la novità aggiunge un ampio raggio di aiuti non in liquidità, come le tessere per il cibo, i voucher per la casa, il sussidio Medicare Part D Low Income che aiuta con l’acquisto di farmaci.
Il dipartimento stima che la novità possa riguardare poco più di 382.200 immigrati che vogliono convertire la propria situazione in residenza permanente ogni anno. Non vi sono compresi i migranti illegali, che non possono beneficiare della gran parte degli aiuti pubblici.
Il bilancio negli Usa
In un rapporto diffuso a giugno, sulla base di una bozza della misura che era trapelata, il Migration Policy Institute aveva previsto che molte famiglie che avrebbero diritto agli aiuti in questione rinuncerebbero a chiederli, per non mettere a repentaglio le possibilità di ottenere la Green card. La proposta sarà sottoposta a un periodo di 60 giorni in cui può essere contestata, poi entrerà in vigore.