Roma (LaPresse) – Dieci misure cautelari, tra le quali cinque arresti, e altre quattro persone finite in manette perché prese in flagranza di reato. È il bilancio di un’operazione dei carabinieri di Roma scattata all’alba di oggi attraverso la quale è stata sgominata una banda di ladri e ricettatori di carte di credito.
Del gruppo facevano parte quasi 30 persone. In 18 sono stati denunciati a piede libero per reati che vanno dal furto aggravato alla ricettazione. Fino all’utilizzo fraudolento di carte di credito. L’ammontare dei furti supera i 130mila euro.
L’ordinanza eseguita dai carabinieri della Compagnia Roma centro è stata emessa dal gip del tribunale che ha accolto le richieste avanzate dalla procura – Gruppo reati informatici.
Le misure cautelari riguardano 8 cittadini nord africani, un colombiano e un romeno (2 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 5 colpiti dal divieto di dimora nel Comune di Roma).
L’indagine, avviata in gennaio è partita dal monitoraggio delle transazioni eseguite con carte di credito ritenute sospette. Sono state effettuate presso i dispositivi pos di vari esercizi commerciali delle zone centrali e periferiche della Capitale.
I carabinieri hanno scoperto centinaia di spese in frode. Sono state eseguite con carte di credito di matrice estera per svariate migliaia di euro.
Vasta operazione dei Carabinieri
Le indagini, grazie anche, alle attività di intercettazione telefonica e localizzazione gps, hanno consentito di individuare tutti i componenti della banda con i rispettivi compiti. Dal semplice borseggiatore al ricettatore, al commerciante compiacente.
Della banda faceva parte un cittadino egiziano che aveva il fondamentale ruolo di coordinare tutte le attività del gruppo. Dai furti all’utilizzo di quanto rubato, anche attraverso negozianti compiacenti i cui titolari permettevano al sodalizio di eseguire salate transazioni con le carte di credito rubate cui non seguiva alcun acquisto di merce. Il guadagno della transazione fraudolenta veniva spartito. Il negoziante riceveva sul proprio conto l’intero importo relativo alla transazione. Senza far uscire alcun tipo di merce che veniva poi rivenduta con un doppio guadagno. Mentre al ricettatore spettava una percentuale della vendita.
L’indagine andava avanti già da diverso tempo
Emblematiche alcune spese eseguite in una gioielleria presso un centro Commerciale della zona Laurentina. Il titolare, ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza (poi acquisite dai Carabinieri) salutava ed accoglieva in modo amichevole i due ricettatori. Loro senza scegliere o provare alcunché, si recavano in cassa eseguendo due strisciate con carte di credito appena rubate, il tutto uscendo dal negozio dopo poco tempo.
Nel corso delle indagini, sono state arrestate altre sei persone in flagranza di reato. Dieci carte di credito rubate e altre 5 clonate sono state sequestrate durante le attività investigative. Hanno portato anche al recupero di merce varia, acquistata dal gruppo, per un importo complessivo di oltre 10.000 euro.
I militari hanno complessivamente rendicontato l’illecito utilizzo di 85 carte di credito (5 delle quali clonate, le altre provento di furto e ricettazione): le spese in frode concesse ammontano a 53.236 euro mentre le transazioni a 77.162 euro.