MILANO (LaPresse) – I 58 migranti a bordo della nave Aquarius saranno sbarcati in acque internazionali e trasferiti a Malta, da dove verranno distribuiti in quattro Paesi dell’Ue. È quanto riferiscono su Twitter il premier maltese, Joseph Muscat, e il portavoce del governo della Valletta, Kurt Farrugia.
I migranti di Aquarius saranno trasferiti a Malta
“Malta e Francia si fanno di nuovo avanti per risolvere l’impasse dei migranti”, scrive Muscat. “L’Aquarius ha bisogno di risolvere il suo status attuale. Con Emmanuel Macron e altri leader vogliamo mostrare che un approccio multilaterale è possibile”, aggiunge il capo del governo della Valletta. Per la Aquarius il problema è che, toccando terra, perderà la bandiera di Panama, dal momento che sabato le autorità marittime panamensi hanno annunciato questa decisione.
Malta, Portogallo, Francia e Spagna aprono le porte ai migranti
Nel primo pomeriggio il Portogallo aveva annunciato il raggiungimento di un accordo con Francia e Spagna per accogliere i 58 migranti a bordo della Aquarius, spiegando che Lisbona ne avrebbe accolti 10 ma senza precisare dove sarebbero sbarcati.
La soluzione europea
La ong SOS Mediterranee, che gestisce la Aquarius, ha chiesto ieri di poter attraccare a Marsiglia, ma il governo francese aveva fatto sapere che optava per una “soluzione europea” e una fonte dell’Eliseo aveva fatto sapere che la Francia spingeva per un attracco a Malta, al momento il porto sicuro più vicino. Ieri il presidente di SOS Mediterranee in Francia, Francis Vallat, aveva riferito che la nave si trovava a “circa quattro giorni” di viaggio da Marsiglia.
L’accordo con i 4 Paesi dell’Ue
Secondo il governo maltese, una volta che i migranti saranno trasbordati su una nave maltese in acque internazionali e portati a Malta, verranno immediatamente redistribuiti fra i Paesi Ue che hanno dato disponibilità. L’Aquarius, invece, proseguirà la sua rotta verso Marsiglia. “Per regolarizzare la sua situazione visto che la sua bandiera (di Panama ndr.) è stata ritirata”. “L’operazione avverrà quanto prima, non appena logisticamente possibile”. Lo ha fatto sapere il portavoce dell’esecutivo maltese.
“Il governo di Malta sta partecipando a questo sforzo per motivi puramente umanitari. E senza che ciò pregiudichi la sua posizione sulle attività di ricerca e salvataggio. Attività che rimane invariata”. Lo ha precisato il portavoce della Valletta. “I governi di Francia e Malta restano impegnati per un approccio multilaterale e proattivo basato sullo Stato di diritto e sulla solidarietà”, ha concluso.
